Edoardo avrà una festa straordinaria per i suoi 18 anni: suo padre ha fatto le cose in grande, perché suo figlio sognava un party superlativo già quando di anni ne aveva 16.
Edoardo De Ecclesiis, però, purtroppo non parteciperà alla festa in suo onore: è morto due anni fa, stroncato da un tumore che non ha lasciato scampo alla sua vitalità e positività. Così, ora, il padre vuole fargli comunque il regalo più grande e racconta al Corriere della Sera la storia di due anni di vita dopo la morte di un figlio.
Una diagnosi con poche speranze
Quando, nel 2016, un gonfiore all’addome aveva portato a una corsa in ospedale ed era arrivata la diagnosi, il padre di Edoardo ha subito capito che la situazione era disperata. Tumore desmoplastico a piccole cellule rotonde: una forma di cancro aggressiva che colpisce i tessuti molli e si propaga velocemente. Colpisce soprattutto i giovani maschi, come Edoardo, e dà poche possibilità di guarigione: “Portammo Edo all’ospedale: aveva 14 anni e da alcuni giorni il ventre si era gonfiato. Scoperto il cancro, i medici mi dissero che aveva il 3 per cento di possibilità di sopravvivere”.
Una realtà difficile da accettare, anzi: impossibile. Così, l’uomo aveva cominciato a raccontare “le bugie buone”, per permettere a tutti di reagire: “A Chiara e a nostra figlia raccontai che da quel tumore si guarisce nel 30 per cento dei casi”.
Subito dopo erano arrivate le terapie, i capelli caduti, la debolezza di un fisico che fino a poco prima aveva la potenza dei 14 anni. Edoardo aveva reagito con atteggiamento positivo e ottimistico, ma non era bastato: a fine 2017 era arrivata la notizia di una ricaduta e la fine delle speranze. Edoardo, la brutta notizia, non l’ha mai ricevuta: il padre gli aveva detto che era guarito e lui si era messo a ballare, nonostante le poche forze in corpo.
Una macchina per Edoardo
Edoardo non avrà una macchina per i suoi 18 anni come il padre gli aveva promesso, ma l’associazione Vicenza for Children riceverà il ricavato delle donazioni per la festa e con essi potrà acquistare una “bimbimbulanza”.
Per il padre di Edoardo, organizzare questa festa è un sogno triste, ma che ha paura venga spezzato dagli eventi: “A Vicenza ci sarà la festa del patrono con il lunapark e le bancarelle; e a Grisignano l’antica fiera del Soco, che richiama gente da tutta la regione. L’incubo è che i ragazzi preferiscano trascorrere la serata altrove. Per Chiara, la mamma di Edo, sarebbe come se morisse di nuovo”.
Lui, dal canto suo, vive il dolore di chi ha perso tutto e vuole solo disperatamente riaverlo: “Ho smesso di credere in Dio. Ma se avessi la certezza di poter riabbracciare mio figlio nell’Aldilà, forse mi ucciderei”.
(immagine in alto: Facebook)