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Furto alla Rinascente: Marco Carta assente alla prima udienza del processo

Pubblicato: 20/09/2019 14:32

Il 31 maggio scorso l’arresto, poi il rilascio e la decisione di affidarsi alla formula del rito abbreviato. Oggi, nella prima udienza del processo che lo vede imputato per il furto di magliette alla Rinascente di Milano, Marco Carta non si è presentato. A spiegare la rumorosa assenza sono stati i suoi avvocati, Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta, certi che le immagini registrate all’interno del grande magazzino siano un asso nella manica della difesa.

Marco Carta assente al processo

Prima udienza del processo a carico di Marco Carta, imputato per il furto di magliette alla Rinascente di Milano che lo vide finire in manette il 31 maggio scorso, insieme all’amica 53enne Fabiana Muscas.

Il cantante ha scelto di disertare l’appuntamento in aula e i suoi legali, secondo quanto riportato da Ansa, hanno motivato l’assenza sostenendo che sia legata a un vero e proprio “incubo” vissuto dall’artista.

Non è venuto perché questa vicenda gli ha causato molti problemi, per lui è stato un incubo, uno tsunami, come per tutti quelli che vengono coinvolti in vicende giudiziarie“, hanno detto gli avvocati Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta.

La difesa di Carta è convinta che la chiave per la soluzione positiva dell’iter giudiziario sia nelle immagini delle telecamere di sicurezza del grande magazzino milanese. Frame che sarebbero fondamentali, a detta dei difensori, per “provare la sua innocenza.

Sentenza all’orizzonte

La difesa del cantante sottolinea come la sentenza sia un orizzonte ormai prossimo: “È presumibile che arrivi oggi“, ma le variabili in campo sono tante e non si può esserne certi.

L’arresto di Marco Carta, avvenuto lo scorso 31 maggio, non fu convalidato e l’artista ha chiesto l’abbreviato condizionato all’acquisizione delle immagini delle telecamere.

Secondo la difesa, le testimonianze in mano alla Procura rappresenterebbero un ulteriore elemento di prova della sua “estraneità ai fatti contestati.

I fatti della Rinascente

I contorni del caso che ha travolto Marco Carta e la sua amica sarda, Fabiana Muscas, si sono tinti di giallo poco dopo il fermo. L’artista ha sempre negato un suo coinvolgimento nella vicenda, dichiarandosi sereno e pronto a dimostrare la sua innocenza “atti alla mano”.

Ad alimentare l’attenzione sull’episodio è il profilo inizialmente ‘evanescente’ della donna fermata con lui, che sarebbe un’infermiera del nosocomio cagliaritano Brotzu che il relativo albo professionale non conoscerebbe.

I due furono bloccati all’uscita della Rinascente, nella borsa della donna la refurtiva: 6 t-shirt del valore complessivo di 1.200 euro, a cui era stato tolto l’antitaccheggio.

Carta trascorse una notte ai domiciliari, e il suo arresto non fu convalidato dal giudice, Stefano Caramellino. La decisione era arrivata per “carenza di gravità indiziaria” a carico dell’artista.

*immagine in alto: fonte/Instagram Marco Carta, dimensioni modificate

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2019 16:44