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Sparatoria Trieste, sindacati polizia: “Abbiamo bisogno di maggiori tutele”

Pubblicato: 05/10/2019 10:33

Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia, parla chiaro. È da tempo che chiediamo a gran voce dotazioni idonee come il taser. Abbiamo bisogno di maggiori tutele, ha dichiarato a Repubblica. Secondo il segretario Paoloni, con un equipaggiamento idoneo l’atroce morte dei due agenti di polizia uccisi ieri a Trieste si sarebbe potuta evitare. Dello stesso avviso il Consap e il suo segretario Cesario Bortone, che sempre a Repubblica ha affermato: “I fatti di Trieste dovrebbero accelerare quello che Consap chiede da tempo, ossia la fornitura a tutto il personale dei gap sottocamicia, giubbotti che si indossano più agevolmente di quelli tattici dal costo di poche centinaia di euro, e che proprio in circostanze come queste potrebbero salvarci la vita.

La dinamica della sparatoria

Ieri pomeriggio, Carlysle Stephan Meran, 32enne dominicano con regolare permesso di soggiorno e suo fratello, Alejandro Augusto, di 29 anni, chiamano la Polizia per costituirsi. Avevano rubato un motorino intorno alle 6.30 della mattina ad una turista straniera, che ha subito denunciato il furto. Gli agenti hanno prelevato i due dominicani a casa e li hanno portati in Questura intorno alle 17. Poi il più piccolo, affetto da disturbi psichici, ha chiesto di poter andare in bagno. Non è ancora chiaro come abbia fatto a sottrarre l’arma ai poliziotti, ma ha aperto il fuoco all’impazzata. L’agente scelto Pierluigi Rotta, 34 anni, di Pozzuoli e l’agente Matteo Demenego, 31 appena compiuti, di Velletri, sono morti. Un terzo poliziotto è rimasto ferito ad una mano. In serata sono poi arrivati alla Questura di Trieste il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il Capo della Polizia Franco Gabrielli.

Il racconto di una testimone

Una poliziotta, scrive Il Fatto Quotidiano, ha raccontato quegli attimi di apprensione e dolore. È stato tipo Beirut, non so quanti colpi sono stati esplosi, una infinità. La cosa più brutta è stata non poter fare niente. Quell’uomo sparava a vista”. Dopo aver colpito ripetutamente Rotta e Demenego al petto, ha cercato di aprirsi una via di fuga, con gli altri agenti che rispondevano al fuoco. Infine, hanno colpito il 29enne dominicano, facendolo cadere a terra fra grida di dolore. Gli agenti a quel punto l’hanno bloccato e portato in ospedale. Il fratello maggiore, nella confusione, si era rifugiato nei sotterranei della Questura. Bloccato anche lui prima che potesse peggiorare la situazione, mentre i due poliziotti 30enni esalavano il loro ultimo respiro sul lavoro. Il sindaco di Trieste ha dichiarato il lutto cittadino. Messaggi di cordoglio, rabbia e tristezza sono arrivati da tutto il mondo politico.

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2019 11:02