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Cadavere ricoperto di pidocchi in obitorio: la denuncia del figlio

Pubblicato: 06/10/2019 10:39

Lottava tra la vita e la morte da parecchio tempo, ma alla fine 2 giorni fa si è spento in ospedale. È la storia di un 56enne originario di Giarre (Catania), malato di Sla. Oltre al dolore della perdita, tuttavia, la famiglia ha avuto una brutta sorpresa. Il figlio del defunto, a poche ore dal decesso, si è recato all’ospedale Fogliani di Milazzo (Messina), dove il padre era in cura. All’obitorio del Fogliani, il figlio ha potuto vedere e toccare con mano le condizioni del cadavere di suo padre e non poteva credere ai suoi occhi. Il corpo era ricoperto dalla testa ai piedi di pidocchi, così ha fatto un video e poi ha sporto denuncia alla polizia.

La denuncia dei familiari dopo la scoperta dei pidocchi

A raccontare l’accaduto è stato l’avvocato della famiglia del defunto, che a Oggi Milazzo ha dichiarato: Non credo che ai familiari interessi speculare e chiedere un risarcimento ma hanno presentato l’esposto per evitare che questo accada in futuro. Ciò non toglie che al dolore della perdita si sia aggiunta anche la rabbia per questo inconveniente. I medici avevano ricoverato il paziente una quarantina di giorni fa in terapia intensiva. Ma la malattia ha continuato a peggiorare, fino alla morte, giunta venerdì 4 ottobre.

La replica dell’ospedale

La direzione dell’ospedale Fogliani di Milazzo ha comunque voluto replicare. Sempre dalle colonne di Oggi Milazzo, apprendiamo che i vertici dell’ospedale hanno ordinato un’indagine interna sia nel reparto di Terapia intensiva che nella sala mortuaria subito dopo lo spiacevole episodio. Presenti sul luogo anche due poliziotti. Tuttavia, dall’ispezione non avrebbero rinvenuto situazioni analoghe. Lo staff medico aveva lavato il paziente per l’ultima volta la sera prima del decesso. Il Direttore generale dell’Asp, Paolo La Paglia, ha inoltre comunicato a Oggi Milazzo di aver istituito una commissione apposita per far chiarezza sull’accaduto. Infine, i medici hanno dichiarato che, date le condizioni critiche del paziente 56enne, sarebbe stato necessario trasferirlo all’ospedale di Mistretta, specializzato in lunga degenza, ma non è stato possibile proprio per la delicatezza della situazione.