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Rita Dalla Chiesa torna a parlare della strage dei poliziotti di Trieste

Pubblicato: 08/10/2019 12:14

La tragica morte dei due poliziotti di Trieste, uccisi per mano di un uomo fermato dagli agenti per il furto di uno scooter all’interno della questura, ha scioccato l’Italia, ma ha anche generato una serie di polemiche riguardanti la dinamica dei fatti. Rita Dalla Chiesa si è inserita nel dibattito sui social, scontrandosi anche con l’opinione di Chef Rubio.

Ieri, ospite a La Vita In Diretta, l’ex conduttrice di Forum è tornata a parlare della vicenda.

La questione sui difetti di fabbricazione

Se con Rubio si è animosamente discusso, a colpi tweet, sulla preparazione dei membri dell’arma in circostanze come quelle in cui sono rimasti coinvolti gli agenti di Trieste, nello studio di La Vita In Diretta l’argomento riguarda i presunti difetti di fabbricazione della fondina da cui poi l’aggressore ha estratto l’arma con cui ha compiuto il folle gesto.

In merito ha detto la sua Dalla Chiesa, tuttavia non se la sente di esprimere un giudizio, dal momento che lei non era presente al momento dell’accaduto. “Io so bene che ci sono delle fondine, soprattutto quelle vecchie, che sono fatte di un materiale tipo cartone compresso, pressato…” ha dichiarato l’ospite di Lorella Cuccarini e Alberto Matano. “Magari a volte manca anche la catenella di protezione. Io, comunque, non c’ero. Non posso sapere cos’è successo esattamente“. Poi ha aggiunto: “Mi astengo dal giudizio su questo“.

La questione manette

Un altro punto su cui l’opinone pubblica ha focalizzato la sua attenzione è che l’aggressore, indagato per furto, al momento dei fatti non aveva le manette. Secondo alcuni, la scelta di non mettere lui le manette, si è rivelato un atto di scarsa precauzione.

A tal proposito ha dichiarato: “Il mio giudizio è di ordine umano e morale nei confronti di queste persone“. Inoltre la conduttrice ha messo in evidenza un punto molto importante. “Oggi c’è tutto un giro di persone che, se gli agenti mettono le manette, si scatenano contro di loro. In alcuni casi è successo il finimondo!”. Insomma, se da un lato l’Italia sotto shock continua a chiedersi in quanti e quali modi queta strage poteva essere evitata, la tragedia resta un argomento spinoso, molto delicato e ancora estremamente doloroso.

Ultimo Aggiornamento: 08/10/2019 12:15