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Elena Santarelli sulla malattia del figlio: “Potevo tacere, ma ho scelto di esserci”

Pubblicato: 23/10/2019 16:12

La lunga battaglia al fianco del figlio malato, poi la tanto attesa e sperata guarigione: è un periodo di rinascita quello che sta attraversando Elena Santarelli. La showgirl ha raccontato nel suo ultimo libro, Una mamma lo sa, la malattia del figlio, colpito da un grave tumore. In un’intervista al settimanale Chi ripercorre quei momenti bui ed annuncia la destinazione dei proventi del suo libro.

Ho scelto di esserci

Il periodo buio di Elena Santarelli è ormai alle spalle, ma i ricordi del dramma vissuto sono ancora impressi nella sua mente. La showgirl ha raccontato la malattia del figlio, colpito da un grave tumore ma fortunatamente guarito, domenica pomeriggio a Domenica In ospite di Mara Venier. In quell’occasione ha anche sponsorizzato il suo libro Una mamma lo sa, che descrive proprio i giorni di dolore patiti al fianco del piccolo Giacomo. In un’intervista a Chi la Santarelli ha spiegato: “Giacomo ha avuto un tumore. Come il suo ci sono 400 casi l’anno in Italia. Io non mi sono palesata oggi dopo che la tempesta è finita, ma ho vissuto dentro quella maledetta tempesta. Potevo starmene a casa e tacere, ma ho scelto di esserci, di mettermi a disposizione, di parlare“.

Il progetto Heal per la ricerca

Un libro simbolo della lotta contro i tumori, i cui ricavati andranno al progetto Heal, la Onlus che finanzia le ricerche della neuro oncologia pediatrica. Come racconta Elena Santrarelli, “Tutti i miei proventi andranno alla Onlus. Avevo mille dubbi sullo scrivere o meno questo libro. Ma quando ho spiegato a Giacomo che il ricavato sarebbe andato a scopo benefico mi ha detto: ‘Fallo mamma. Tu fai sempre le cose per bene. Però lo voglio leggere‘. Oggi Giacomo va a scuola, gioca a paddle, mi fa arrabbiare quanto basta quando non studia, è curioso e fa mille domande e credo che nella sua testa ci sia la maturità di un bambino di trent’anni. Io non voglio dimenticare nulla di quello che è successo, ma ora bisogna ripartire“.