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Ragazzi aggrediti a Roma: sono italiani i due uomini in fuga

Pubblicato: 24/10/2019 21:31

Sono due le persone ricercate attivamente in queste ore e si tratterebbe di due italiani. Sono loro i malviventi che intorno alle 23.30 di ieri hanno ucciso, sparandogli un colpo di pistola alla testa, ad uccidere il 24enne Luca Sacchi.

Luca Sacchi e la sua fidanzata sono stati aggrediti nella tarda serata di ieri in zona Capparella a Roma. I due uomini hanno tentato prima di derubare la ragazza del suo zaino, quando Luca ha reagito è stato raggiunto da un colpo di pistola. Voleva difendere la sua fidanzata e questo gesto gli è costato la vita.

Due italiani ricercati

Secondo alcuni testimoni i due uomini sarebbero fuggiti immediatamente dopo la sparatoria a bordo di una Smart. Sempre secondo quanto riferito i due comunicavano tra loro con un marcato accento romanesco.

Abbiamo sentito le urla di una ragazza”, ha raccontato una donna ai microfoni di SkyTg24 . “Quando sono scesa giù ho visto che c’era un ragazzo seduto per terra in preda proprio allo shock” secondo quanto riferisce la donna uno dei colpi sparati dalla pistola ha raggiunto la vetrata del pub: Poteva succedere veramente una tragedia”.

Il racconto della fidanzata

Secondo quanto riportato dalla 25enne sopravvissuta alla folle aggressione al Messaggero, “Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro” racconta “Mi hanno detto ‘dacci la borsa’. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca”. La giovane ha poi spiegato quanto noto, Luca Sacchi ha bloccato l’aggressore della fidanzata, mentre l’altro, allo stesso tempo, ha preso la pistola e gli ha sparato dritto alla testa.

La famiglia donerà gli organi

Nonostante i tentativi di salvarlo da parte dei medici dell’ospedale San Giovanni, Luca non ce l’ha fatta e si è spento a 24 anni. Sempre secondo quanto riferisce il Messaggero, la famiglia ha autorizzato la donazione degli organi una volta confermata l’idoneità.

Un colpo solo ma bene assestato ha messo fine ad una vita. Tutto per uno zaino, un fatto aberrante che lascia senza parole per lo shock, o meglio, che trova espressione in quanto dichiarato dal gestore del pub: “Io ho dato carta per tamponare, guanti, tutto quello che poteva servire”.

Conte a Salvini: “Miserabile”

La morte di Luca Specchi ha risollevato l’ennesimo polverone sulla questione sicurezza. Il leader della Lega, Matteo Salvini si è espresso su quanto accaduto e non ha mancato di far notare quanto questo episodio evidenzi: “Una città insicura a causa dei tagli dell’attuale governo”.

Conte però non ci sta e risponde in modo secco e diretto: “Rischio di arrabbiarmi. Se qualcuno, chiunque esso sia si permette, di fare speculazioni in campagna elettorale su un episodio del genere, io lo trovo miserabile. Lo dico con forza. Si può chiedere voti, si può ingrassare il consenso in tutti i modi, ma su un episodio del genere non si può pensare di lucrare un consenso elettorale, in una scadenza elettorale come questa, in questo modo, lo trovo miserabile”.

Il cordoglio del sindaco Raggi

Arrivato su Twitter anche il messaggio di cordoglio del sindaco di Roma Virginia Raggi. “Profondo dolore per Luca” scrive Raggi su Facebook, “Questi criminali vanno arrestati e puniti severament. Roma è vicina alla famiglia“.