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Mario Biondo, nessun dubbio per la madre: “Le foto confermano l’omicidio”

Pubblicato: 14/11/2019 12:21

Poche settimane dopo l’esito della terza autopsia su Mario Biondo, la madre del giovane non accetta la tesi del suicidio. Per la donna, le foto della morte del figlio mostrano ferite incompatibili con quell’ipotesi.

I risultati dell’autopsia

Il mistero sulla morte di Mario Biondo va avanti dal 2013, anno in cui il giovane è stato trovato morto a Madrid. Le indagini hanno sempre cercato di acclarare l’ipotesi del suicidio, sempre rigettata però dalla famiglia. Il giovane cameraman, sposato con la conduttrice Raquel Sánchez Silva, era stato trovato morto appoggiato ad una libreria, con una sciarpa al collo.
I familiari hanno richiesto una nuova autopsia per via delle incongruenze emerse dalla seconda, con valori “aggiustati” e alcuni esami eseguiti non in presenza dei periti della famiglia del 30enne.
Da qui la richiesta dalla procura di Palermo per una terza autopsia, che tuttavia ha sancito ancora una volta la tesi portata avanti: Mario Biondo si sarebbe impiccato da solo.

Il colpo alla testa

Ospite a I Fatti Vostri di Giancarlo Magalli, la donna ha dato nuovamente forma ai suoi dubbi, raccontando cosa sarebbe emerso ed ignorato dai risultati della terza autopsia, secondo i periti della famiglia.
A Magalli ha innanzitutto fatto notare che le foto della morte, realizzate durante la terza autopsia, avrebbero fatto emergere nuovi fatti importanti. Tra questi “il colpo che Mario aveva subito nella tempia sinistra. Un segno che è risultato essere più ‘vitale’ dal segno sul collo, un colpo forte”.
I consulenti tecnici d’ufficio (CTU) hanno attribuito questi colpi ad un possibile movimento durante l’asfissia. Mario Biondo avrebbe quindi battuto la testa, “ma non si sa dove, perché all’altezza della fronte non c’è una mensola, non c’è nulla”.

Gli altri elementi delle foto

L’ipotesi viene rigettata dalla madre anche in virtù di un altro fattore: “In una fase asfittica i movimenti avrebbero fatto cadere le piume, la brochure e tutti gli oggettini”.
Dalle foto della morte, i genitori hanno trovati altri elementi che andrebbero contro la tesi del suicidio. Tra questi la posizione delle gambe di Mario Biondo: il ragazzo si sarebbe impiccato da solo, ma i piedi per terra per i familiari non supportano una tesi di sucidio. Per la madre, quindi, nessun dubbio: “Le foto della morte hanno tolto ogni dubbio a chi pensava si trattasse di suicidio, è omicidio”.

Manca il movente

Le ultime analisi hanno inoltre rigettato l’ipotesi che il giovane usasse droga: “È stato fatto di nuovo l’esame sui capelli e Mario è risultato negativo alla cocaina”.
Il punto su cui insistono particolarmente i genitori, è che mancherebbe completamente il movente per il suicidio: “Due settimane prima erano stati in clinica per fissare la data dell’inseminazione artificiale”. Una cosa, secondo i genitori, non compatibile con una persona che sta pensando di suicidarsi. “Noi non siamo dei pazzi: l’omicidio, come il suicidio, deve essere dimostrato. E in questi anni il suicidio non ce l’hanno mai dimostrato”.
Chi potrebbe avercela avuta col figlio? “Sono convinta che avesse scoperto qualcosa di molto grave che avrebbe potuto rovinare la vita di qualcuno. Non si vuole arrivare alla verità”.

I dubbi sulla moglie

Sull’ipotesi dell’omicidio, la famiglia non punta il dito, ma fa notare certe incongruenze emerse nel rapporto con la moglie: “Ha detto delle cose non accettabili, non congruenti, non palesemente vere”, dice la madre a I Fatti Vostri. Prosegue poi: “Nel secondo interrogatorio, ha detto una sfilza di non ricordo, preoccupandosi solo della sua reputazione. Non si è mai preoccupata di quanto è accaduto al marito”.I genitori quindi vanno contro Raquel Sánchez Silva, che fece anche dichiarazioni pesanti sul marito: “Ha dichiarato che mio figlio era un drogato e anche questa tesi è stata smentita. Perché lo ha fatto?”.
Una vicenda che sembra ancora lontana dalla risoluzione, ma i genitori non si perdono d’animo: “Siamo pronti ad affrontare altre spese. Mio figlio merita giustizia”.