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Barge, chiesta la perizia psichiatrica per l’uomo che ha ucciso Anna Piccato

Pubblicato: 15/11/2019 11:03

A quasi un anno dall’omicidio della 70enne Anna Piccato, arriva un nuovo sviluppo nel processo contro Daniele Ermanno Bianco. L’uomo confessò l’omicidio dell’anziana signora pochi giorni dopo il fatto. Ora una perizia psichiatrica valuterà il suo stato mentale.

Uccisa per pochi euro

Lo scorso 23 gennaio il ritrovamento del corpo sfigurato di Anna Piccato, pensionata 70enne, aveva scosso profondamente la cittadina di Barge, in provincia di Cuneo. La nipote ritrovò la donna in un canale di scolo dove il suo assassino l’aveva trascinata, dopo averla ripetutamente colpita con una chiave inglese. Neppure il marito fu in grado di riconoscerla. Poche ore dopo, per il suo assassinio i Carabinieri fermarono Daniele Ermanno Bianco, residente a Barge e con precedenti penali. Alcuni cittadini avevano visto l’uomo fuggire via nei pressi della chiesa dove è stato trovato il cadavere. L’uomo pochi giorni dopo confessò il delitto, ammettendo di aver ucciso la donna per una manciata di euro.

La richiesta della difesa

A 10 mesi dall’omicidio, Daniele Ermanno Bianco sta affrontando la sua udienza preliminare. Il gup Emanuela Dufour ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Davide Ambrassa e ha disposto una perizia psichiatrica sull’uomo. L’intenzione è stabilire se l’uomo fosse o meno in grado di intendere e di volere al momento dell’omicidio. Sarà la neuropsichiatra dell’Asl Cn1, Concettina Esposito a effettuare la valutazione, il prossimo 16 dicembre. Qualora a Bianco venisse riconosciuto il vizio di mente, allora andranno successivamente stabilite le misure da adottare, in base alla pericolosità dell’uomo. L’avvocato difensore punta a farsi riconoscere l’infermità mentale, che assieme alla confessione dell’uomo potrebbe garantirgli il rito abbreviato e uno sconto della pena.
Il 19 dicembre si terrà l’udienza
in cui la dottoressa Esposito fornirà la sua relazione sullo stato psichico dell’assassino di Anna Piccato. All’uomo è stata comunque confermata la misura cautelare fino al 23 febbraio.

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