Vai al contenuto

Ettore Bassi, lo sfogo della moglie: “Sono ostaggio di mio marito”

Pubblicato: 15/11/2019 18:03

“Non ho una vita, non ho un soldo, sono ostaggio di mio marito e di cavilli burocratici”. Angelica Riboni si dichiara “disperata” per l’atteggiamento assunto da Ettore Bassi. Dopo anni di matrimonio, i due hanno affrontato un periodo delicato e turbolento per via della separazione. Dalle parole della Riboni pare che la vera natura dell’attore pugliese sia ben diversa da quella mostrata in tv. Angelica Riboni afferma infatti di essere esausta a fronte della battaglia legale che sta combattendo contro il marito per la separazione. La donna si racconta in un’intervista in cui fa trapelare un forte rammarico nei confronti del marito. Dopo la fine della loro storia d’amore, avvenuta per volontà di lei nel 2016, Angelica decide di esporsi e raccontare la sua versione dei fatti.

Lo sfogo di Angelica Riboni su Ettore Bassi

Angelica Riboni accusa l’ex marito di non essere un padre modello, come può sembrare al pubblico: A settembre si è fatto vedere dalle nostre tre figlie solo una volta e nel tentativo di accordo di separazione garantiva la sua presenza solo due giorni al mese”. Non solo, stando alle dichiarazioni di Angelica Riboni, rilasciate in esclusiva al settimanale Oggi, pare che l’attore pugliese stia muovendo passi falsi per favorire, secondo la Riboni, i suoi interessi, seppur attualmente sconosciuti: “Sta cercando di spostare il processo a Bari. Ora è pure ricorso in Cassazione, per riuscirci. Non so perché lo faccia, mi viene da pensare male, forse si sente più sicuro giù, dove ha molte conoscenze. Oppure vuole solo perdere tempo“.

Angelica lancia, infine, un appello al padre delle sue figlie: “Ettore, lascia perdere la Cassazione, andiamo davanti a un giudice, stabiliamo di chi è la colpa della separazione e chiudiamo questa manfrina, per il bene di tutti”. Angelica Riboni è sempre stata riservata sulle questioni relative alla vita privata, ma questa volta ha deciso di rompere il silenzio e dire la sua al pubblico.