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Martina Rossi, prescritta l’accusa di “morte come conseguenza di un altro reato”

Pubblicato: 28/11/2019 18:02

Si torna a parlare di Martina Rossi, la ragazza di 20 anni morta 8 anni fa, nell’ormai lontano 3 agosto 2011. Una circostanza fin da subito sospetta: la ragazza aveva trovato la morte dopo essere caduta dal balcone dell’Hotel Santa Ana a Palma di Mallorca, dal sesto piano dell’edificio. Oggi la notizia circa la prescrizione dell’accusa di morte come conseguenza di un altro reato.

Martina Rossi, la morte dopo la tentata violenza

Lo scorso 14 dicembre venivano condannati per la morte di Martina Rossi due giovani, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi a 6 anni di reclusione per tentata violenza sessuale e morte in conseguenza di un altro reato. La corte, in primo grado, aveva dunque giudicato colpevoli i due 27enni per quella ricostruzione fornita dall’accusa secondo la quale i due, dopo aver trascorso una notte in discoteca in Spagna, avrebbero tentato di violentare la giovane nella camera d’albergo. Dopo la tentata violenza, per il pm, Martina Rossi avrebbe cercato di darsi alla fuga da quel balcone oltre il quale però trovò la morte.

Prescritta una delle due accuse

Di oggi la notizia, in apertura al processo in secondo grado proprio a Vanneschi e Albertoni, che riguarda la prescrizione dell’accusa di morte come conseguenza di un altro reato. In Appello dunque decade, perché prescritto, uno dei 2 reati per i quali vennero condannati i 27enni in primo grado. Secondo quanto sostenuto dalla difesa dei due imputati a processo, Martina Rossi non sarebbe morta per conseguenza ma si sarebbe suicidata e rimarrebbe dunque in piedi solamente l’accusa di tentata violenza sessuale di gruppo. Sempre per decisione della presidente della Corte d’Appello, il processo a carico dei due 27enni è stato fissato al venturo 20 settembre del 2020 con possibile prosecuzione al 5 ottobre del medesimo anno.

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2019 18:17