Vai al contenuto

Daniele Potenzoni, l’appello del padre: “Ve lo chiedo col cuore, datemi una mano”

Pubblicato: 12/12/2019 09:44

Sono passati quasi 5 anni dalla scomparsa di Daniele Potenzoni, misteriosamente sparito a Roma e di cui non si ha più avuto nessuna notizia. Non si arrende però il padre, che tramite un video pubblicato sui social chiede ancora aiuto e di mettere locandine in giro per le città.

La scomparsa nel 2015 e i falsi avvistamenti

Un mistero senza soluzione. La scomparsa di Daniele Potenzoni, 37enne autistico sparito nel nulla il 10 giugno 2015, non smette di creare angoscia nei genitori e in tante persone. Gli occhi un po’ tristi della sua foto fatta circolare, l’empatica tristezza nel pensare che un uomo con dei problemi si sia perso un giorno nella stazione della metro Termini di Roma e non sia più stato ritrovato.
Daniele Potenzoni è stato cercato a lungo e invano: a ottobre l’ultimo avvistamento in un bar della capitale, poi rivelatosi falso. Ancora prima, una lettera anonima che indirizzava in un convento dove potrebbero averlo visto, ma senza certezza. Anni di false piste e speranze disattese, per i genitori che tuttavia credono ancora che il figlio sia vivo, forse solo e sperduto, fagocitato da Roma o magari finito in mano a qualche criminale.

L’appello del padre in un video

5 anni potrebbero far desistere molte persone, ma non i genitori di Daniele, che viveva a Pantigliate (Milano) ed era a Roma per una visita in Vaticano.
Chi l’ha visto? si è occupato a lungo del caso, rilanciando più volte gli appelli dei genitori. Ora, sotto Natale, è il padre Francesco a chiedere di nuovo aiuto, con la pacatezza tipica delle sue interviste che nascondere il dolore per la scomparsa del figlio.
In un messaggio condiviso su Facebook, lancia un appello: “Vi chiedo con il cuore di darmi una mano: una locandina, ve la mando io”. Una richiesta semplice, per fare il tutto e per tutto per trovare Daniele: “Proviamo ad attaccarla in ogni bar, ristorante, luogo affollato. Potrebbe essere lì, potremmo riportarlo a casa“. Una speranza sincera e sentita, specialmente sotto Natale.

Guarda il video