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Torino, parla l’uomo che ha subito 4 trapianti insieme: “Sono rinato”

Pubblicato: 19/12/2019 17:11

Due mesi fa la storia di Domenico Gatta è balzata agli onori delle cronache, grazie all’eccezionalità dell’intervento cui è stato sottoposto. All’uomo sono stati trapianti 4 organi contemporaneamente. Ora si sta riprendendo ed ha rilasciato qualche dichiarazione dalla Terapia Intensiva in cui si trova.

L’intervento record in Europa

La sua situazione ha permesso di mettere in luce l’eccellenza della sanità italiana e torinese nello specifico. A ottobre, per la prima volta i medici hanno trapianto 4 organi insieme sullo stesso paziente. L’intervento record è stato eseguitO all’Ospedale Le Molinette di Torino su un uomo di 47 anni affetto da fibrosi cistica.
Il paziente, proveniente dalla Puglia, era stato trasportato d’urgenza con un volo di Stato dopo che le sue condizioni si erano criticamente aggravate. Giunto a Torino, è stato sottoposto ad un intervento di 15 ore, durante il quale gli sono stati trapiantati i 2 polmoni, il fegato e il pancreas. Tutti gli organi provenivano da un ragazzo morto a causa di un trauma cranico.

Le parole del paziente dopo l’intervento

I medici sono ottimisti sulle condizioni del paziente. Al momento si trova ancora in terapia intensiva, ma nella video intervista ai medici rilasciata da TorinoToday appare in buone condizioni e così la pensano anche i medici. “Il decorso post-operatorio non è stato facile, ma adesso è tutto in discesa” sono le parole di uno dei dottori che hanno preso parte all’eccezionale intervento.
Dal canto suo, Domenico Gatta si sente un uomo nuovo. Lo ha dichiarato anche lui stesso, in alcune parole condivise da Ansa: “Sono rinato e questa nuova vita voglio tenermela stretta“. Il 47enne, che era gravemente malato, ha poi aggiunto: “Il più bel regalo l’ho già ricevuto da chi mi ha donato gli organi e dai medici delle Molinette. Sembra retorico, ma vi assicuro che non lo è: grazie a questo speciale trapianto per me sarà per sempre Natale“.

Il percorso di guarigione è ancora lungo

Come sottolineato dai medici, il paziente si sta riprendendo bene, ma quando è arrivato a Torino era addirittura in coma. “Non ricordo nulla – le parole riportate da Ansaperò ricordo la sofferenza di quando ero costretto a uscire di casa col respiratore, decine di farmaci a portata di mano per ogni evenienza“.
Uno scenario completamente diverso ora, a soli 2 mesi di distanza. Il percorso di guarigione è ancora lungo e lo ricorda anche la moglie, Giuseppina: “È ancora presto per tornare a casa ma sta migliorando giorno per giorno. E’ una vera rinascita, non dimenticheremo mai questo Natale“.

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2021 18:12