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Inquinamento atmosferico: aumenta il rischio di depressione e suicidio

Pubblicato: 20/12/2019 11:45

Uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives basato sull’analisi di dati che hanno coinvolto 16 Paesi differenti, è emerso che le polveri sottili influiscono negativamente sullʼumore degli individui.

Inquinamento dell’aria e della mente

Pertanto lo smog, oltre ad inquinare l’aria che respiriamo e a causare gravi danni alla salute di ciascuno di noi, inquina anche la nostra salute mentale, provocando un aumento del rischio di depressione e, in alcuni casi ancora più estremi, di suicidio. Suddetta indagine ha inoltre rivelato che se l’inquinamento da polveri sottili di diametro 2,5 micrometri (un milionesimo di metro, PM2.5) passasse da 44 microgrammi per metro cubo (g/m3) a 25g/m3 si avrebbe una riduzione del rischio di depressione del 15% a livello globale. I ricercatori hanno osservato che per ogni aumento di 10g/m3 del livello medio di particolato fine PM2.5 cui le persone sono esposte per un tempo prolungato, si verifica un aumento del 10% del rischio di ammalarsi di depressione.

Aumento del rischio suicidio anche in pochi giorni

Tale indagine ha anche fornito ulteriori informazioni inerenti alla correlazione fra smog e salute mentale, stimando un aumento del 2% del rischio di suicidio per ogni aumento di 10g/m3 nella concentrazione media di polveri più grandi (PM10) in 3 giorni. Secondo quanto emerge dallo studio pubblicato sull’Environmental Health Perspectives sembrerebbe sufficiente il verificarsi di pochi cambiamenti repentini in pochi giorni di queste concentrazioni per aumentare il rischio di suicidio dei singoli individui.

L’inquinamento atmosferico è un’ulteriore minaccia del cambiamento climatico ed un ulteriore rischio per la nostra salute, fisica e mentale. Inoltre gli studiosi che hanno realizzato l’indagine pubblicata sulla già citata rivista Environmental Health Perspectives, hanno notato all’inizio di quest’estate che il registrarsi di temperature sempre più elevate, il verificarsi di continui incendi e l’inquinamento atmosferico stanno provocando nei singoli individui disturbi post-traumatici da stress, ansia, abuso di sostanze stupefacenti e depressione.

Un recente studio evidenzia la correlazione fra bipolarismo e smog

Non si tratta della prima indagine che ha come tema centrale la correlazione fra inquinamento e depressione. Lo scorso agosto sono stati pubblicati su PLoS Biology i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Chicago e durata oltre 2 anni che prova l’esistenza che esiste un legame tra inquinamento atmosferico e malattie neuro psichiatriche, in particolar modo bipolarismo e depressione.

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2020 16:44