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Salvini sul caso Gregoretti: coinvolto tutto il Governo

Pubblicato: 03/01/2020 12:06

Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno, presenta la sua memoria sul caso Gregoretti. Il leader della Lega è indagato per il caso della nave militare italiana Gregoretti, a cui è stato negato lo sbarco per 3 giorni lo scorso luglio mentre aveva a bordo 131 migranti.

Salvini: cosa è successo con la Gregoretti

I legali di Matteo Salvini hanno inviato alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari la memoria del leader leghista. 30 pagine in cui viene spiegato come la decisione di negare il porto alla Gregoretti è stata presa col pieno coinvolgimento di Palazzo Chigi e di tutti i ministeri competenti. Si legge anche che il premier Giuseppe Conte, il 26 luglio 2019, aveva inoltrato formale richiesta di redistribuzione degli immigrati in altri Paesi europei. Nei documenti, riporta il Corriere della Sera, si legge anche “anche in questa occasione emerge ancora una volta che, in linea con la prassi consolidata, la gestione dei migranti non rappresentava l’espressione della volontà autonoma e solitaria del Ministero dell’Interno, bensì una iniziativa del Governo italiano coerente con la politica relativa ai flussi migratori, definita anche nel Contratto di Governo, che non può essere svilita come mera posizione politica avulsa dalla complessiva strategia dell’Esecutivo“.

Governo d’accordo con lui

Per Salvini è importante sottolineare come “l’azione attuativa dell’indirizzo governativo in materia di immigrazione è stata rimarcata anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Avv. Giuseppe Conte, nella sua informativa all’Assemblea del Senato del 12 settembre 2018 sull’analogo caso della nave “Diciotti”, nella parte in cui ha rilevato la sussistenza di un preminente interesse pubblico, rappresentato dalla salvaguardia dell’ordine e della sicurezza, che sarebbero messi a repentaglio da un incontrollato accesso di migranti nel territorio dello Stato“.

Salvini indagato

Salvini è indagato per sequestro di persona aggravato abusando dei suoi poteri. Su Rete4, qualche settimana fa, aveva rivelato di rischiare fino a 15 anni: “A firma del presidente del tribunale dei ministri Nicola La Mantia, iscritto a Magistratura democratica, viene trasmesso al presidente del Senato che Salvini sarebbe colpevole di reato di sequestro di persona aggravato abusando dei suoi poteriRischio fino a 15 anni di carcere. Ritengo che sia una vergogna che un ministro venga processato per aver fatto l’interesse del suo Paese“.

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2020 14:51