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Nuova Zelanda: balene spiaggiate, 1000 persone accorrono per salvarle

Pubblicato: 04/01/2020 13:33

10 balene pilota dalle pinne corte si sono spiaggiate la mattina del 4 gennaio a Matarangi, località turistica della Nuova Zelanda. L’associazione animalista Progetto Jonah, che si occupa principalmente di salvaguardare delfini e balene, ha lanciato un appello e la popolazione locale ha risposto: in mille sono accorsi alla spiaggia per dare una mano a salvare le balene.

In 1000 sulla spiaggia per salvare le balene

Delle 10 balene pilota spiaggiatesi a Matarangi, nella regione settentrionale di Coromandel, son sopravvissute in 6. Il bilancio, senza l’incredibile catena di solidarietà e lo sforzo della popolazione locale, sarebbe sicuramente stato più negativo. L’associazione Jonah Project, gli abitanti della zona e il Dipartimento di Conservazione hanno lavorato insieme come una squadra. “C’è stata una risposta incredibile al nostro appello”, si legge sulla pagina Facebook del Progetto Jonah. Tutte insieme, mille persone fra professionisti e non si son prese cura degli animali e hanno aspettato che la marea si rialzasse nel pomeriggio per riportare in mare le balene.

Le balene sono ritornate in mare

Dopo ore di attesa, i professionisti del Progetto Jonah, specializzato nella salvaguardia delle specie marine locali, hanno annunciato il ritorno in mare delle balene. Grazie all’aiuto inatteso di centinaia di persone e alla professionalità del Dipartimento di Conservazione, gli animali son stati monitorati fino al momento giusto per tentare il ritorno in acqua. “Un brillante sforzo comune”, scrive l’associazione animalista su Facebook. Le balene sopravvissute son state inoltre scortate tramite delle piccole imbarcazioni fuori dal golfo di Matarangi, verso il mare aperto. Le 4 che purtroppo non ce l’hanno fatta hanno ricevuto invece una degna sepoltura sul posto. Sfortunatamente, in Nuova Zelanda le balene si arenano spesso sulle spiagge. Ma stavolta 6 splendidi esemplari hanno ricevuto un meraviglioso aiuto da parte dell’uomo e hanno fatto ritorno a casa.

Immagine in evidenza: Facebook Project Jonah New Zealand