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Marco Masini: 30 anni di carriera e Sanremo come filo conduttore

Pubblicato: 17/01/2020 13:06

Nel 2020 Marco Masini festeggerà due grandi traguardi: da un lato i 30 anni di una carriera artistica iniziata nel 1990, dall’altro la 9° partecipazione al Festival di Sanremo, durante il quale presenterà il suo nuovo brano Il confronto. Sarà anche l’occasione per lanciare l’ultimo album, Masini +1, 30th anniversary, un disco di duetti che ripercorrerà proprio i successi più importanti del cantautore fiorentino.

Marco Masini: gli esordi a Sanremo

Raccontare Marco Masini senza passare per il Festival di Sanremo sarebbe praticamente impossibile, perché, da un certo punto di vista, Marco Masini è parte del Festival, parte di quel percorso di cadute e risurrezioni, di difficoltà e di trionfi che hanno fatto da filo conduttore dei suoi ultimi 30 anni.

A partire da quei primissimi giorni del marzo 1990, quando da esordiente quasi assoluto vince a sorpresa la sezione Novità con la canzone Disperato, grande successo di vendite e centro di gravitazione del primo album, intitolato semplicemente Marco Masini. Il feeling con la kermesse canora viene ribadito un anno più tardi con il brano Perché lo fai, che si piazza al terzo posto, questa volta nella sezione Campioni.

Il periodo buio di Masini

Un tale inizio di carriera avrebbe lasciato pensare ad un futuro tutto in discesa e invece, a partire dal 1993, il cantante rimane intrappolato in una spirale negativa, fatta di aspre critiche, polemiche e commenti denigratori nei suoi confronti. Lo si accusa di essere un personaggio triste e pessimista e di “portare sfortuna”.

La diceria sembra nascere dai temi trattatati nelle sue canzoni, a volte molto delicati e drammatici, ma finisce per diventare assolutamente esasperante. Per reagire a questo clima, Masini pubblica la canzone Vaffanculo, un atto di accusa verso quel mondo che ormai non lo rappresenta più. L’album, T’innamorerai, è un grande successo, ma paradossalmente ha il risultato di attirare ulteriori critiche. Insieme al disco successivo, Il cielo della Vergine, anch’esso contenente canzoni dai testi molto forti ed espliciti, suscita polemiche e viene censurato.

Il ritiro e la rinascita

È in questo scenario negativo che Masini si ripresenta al Festival di Sanremo del 2000 con il brano Raccontami di te, che si classifica al penultimo posto. Nonostante le buone vendite dell’album, il clima si è fatto troppo pesante per l’artista. Nel 2001, decide quindi di denunciare quello che ritiene un vero e proprio atteggiamento persecutorio nei suoi confronti e annuncia il clamoroso ritiro dalle scene.

L’amore per la musica, però, è troppo forte e il riscatto arriva già nel 2004, di nuovo grazie a Sanremo: il suo brano L’uomo volante vince il Festival, trasformandosi in un grande successo e in un’occasione di rinascita. La data segna uno spartiacque nella carriera di Masini, che da lì in poi parteciperà ad altre quattro edizioni del Festival, l’ultima nel 2017. Questo lungo viaggio sarà simbolicamente ripercorribile con l’album in uscita il prossimo febbraio, che conterrà anche quattro brani inediti. Tra di essi Il confronto, con cui Masini scriverà una nuova pagina del suo rapporto con Sanremo.