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Brexit: l’Europarlamento vota il sì all’uscita del Regno Unito dall’Europa

Pubblicato: 29/01/2020 20:30

C’eravamo tanto amati” potrebbe diventare il motto che sigla la fine dei rapporti tra Regno Unito ed Europa; oggi l’Europarlamento ha votato, la Brexit si farà. Prossimi step l’approvazione del Consiglio Europeo, ma si tratterà di un’approvazione formale, l’uscita ufficiale e l’inizio della fase 2, quella legata alle trattative economiche. Fra due giorni, a mezzanotte ora italiana, il Regno Unito sarà fuori dall’Unione Europea.

Una votazione molto sentita da parte dei presenti, caratterizzata da un momento molto toccante che ha visto protagonisti gli europarlamentari.

Brexit: c’è il si

Con 621 voti a favore, 49 contrari e 13 astenuti, il Parlamento ha votato il sì definitivo alla Brexit. Il 31 gennaio Londra sarà ufficialmente fuori dall’Unione Europea, ma la questione non si conclude così, si aprirà infatti la seconda fase, quella più delicata, legata alle trattative e ai negoziati sui rapporti futuri tra gli Stati membri e la nazione. Si apre dunque un periodo cuscinetto di transizione fino al 31 dicembre prossimo, data termine per negoziare le relazioni future, soprattutto quelle commerciali. Ursula Von Der Leyen chiede condizioni di parità altrimenti non si escludono paletti e/o eventuali dazi.

Il voto è stato presieduto dal Presidente dell’Europarlamento David Sassoli, che ha così commentato l’addio all’UE:Dirsi addio è troppo è troppo impegnativo e definitivo. È per questo che dico solo arrivederci”. Per poi aggiungere, citando Jo Cox, la deputata britannica uccisa durante la campagna elettorale, “Abbiamo molto più in comune di quanto ci divide”, ha detto, richiamando quei valori che, nonostante l’addio, li lega ancora.

Il commiato degli europarlamentari

Subito dopo la conferma del sì, l’Europarlamento è diventato teatro di un commosso addio. Al Regno Unito, come a un fratello che parte, è stato dedicato l’ Auld Lang Syne, conosciuto anche come Valzer delle candele. Un canto di tradizione scossese cantato in occasione di commiato o addii. Il canto è caratterizzato da parole di gratitudine e affetto nel ricordare il tempo passato insieme.

Un momento toccante, in quanto ogni deputato stava abbracciato all’altro, alcuni, commossi, si sono asciugati qualche lacrima, altri con indosso una sciarpa con sopra stampata la Union Jack e la bandiera dell’Europa con la scritta “United in diversity”.

L’esultanza del partito dei sì

Gioia incontenibile per chi la Brexit l’ha sempre voluta, il leader del Brexit Party Nigel Farage, presente in aula, non ha contenuto la gioia e ha paragonato questo allo scisma anglicano del XVI secolo. Farage si è poi augurato che la Brexit possa diventare dibattito per l’Europa.

Il discorso di Boris Johnson

In tanto è attesissimo il discorso del Primo Ministro britannico Boris Johnson previsto proprio per il 31 gennaio. Lo aveva annunciato lui stesso a inizio mese, spiegando che si tratterà di un discorso speciale dove le parole “Pace, prosperità e amicizia con tutte le nazioni”.