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Coronavirus, tre regioni chiedono lo stop alla scuola per bambini di rientro dalla Cina

Pubblicato: 03/02/2020 20:41

Nelle ultime ore si alterna il tono delle notizie sul Coronavirus: se da un lato c’è molto entusiasmo attorno a chi ha isolato il virus killer, dall’altro c’è chi chiede maggior sicurezza e propone misure drastiche. Tra questi ultimi ci sono tre regioni del Nord, che vorrebbero vietare la scuola ai bimbi di rientro dalla Cina. Intanto, vengono riportati altri episodi di intolleranza.

La richiesta di Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia

La notizia è rilanciata da numerose fonti e riprende una lettera inviata al Ministero della Sanità dai governatori di Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Queste tre regioni avrebbero chiesto di estendere il periodo di isolamento di 14 giorni di chi rientra dalla Cina anche ai bambini, di qualsiasi nazionalità, impedendogli così di tornare a scuola. Nelle intenzioni dei firmatari della richiesta, spiega il Presidente del Veneto Luca Zaia, ci sarebbe “dare una risposta all’ansia dei genitori, visto che la circolare non prevede misure in tal senso“. “A me sembra una regola sanitaria minimale“, avrebbe poi aggiunto, nelle parole riportate anche da Repubblica.
La proposta dei governatori ha subito suscitato profondo dissenso e c’è chi grida all’allarmismo, una paura espressa anche dall’Oms che oggi ha lanciato l’allerta per l’ “infodemia”.

La reazione delle associazioni scolastiche

Non si è fatta attendere una replica da personalità politiche e varie associazioni scolastiche. Tra i più duri c’è anche Marco di Maio, deputato di Italia Viva che reputa “ripugnante che si facciano speculazioni politiche sfruttando le legittime preoccupazioni delle persone“. Invita quindi ad abbassare i livelli di discriminazione ed allarmismo.
Toni simili quelli usati dall’Associazione Nazionale Presidi, che in un comunicato rilanciato da numerose fonti invita ad attenersi alla circolare del ministero della Salute. “Il livello scientifico delle nostre strutture sanitarie e di ricerca è molto alto – hanno dichiarato – come dimostra il tempestivo isolamento del Coronavirus presso lo Spallanzani“.
Gli fa eco l’Istituto Superiore di Sanità:l’Italia è tra i Paesi che hanno adottato le misure più ampie e articolate per il controllo della diffusione dell’infezione“.

Post di Marco Di Maio
Post di Marco Di Maio

Contrariamente a quanto indicato nel post, il Trentino Alto Adige non sarebbe tra i firmatari della proposta. Lo ha fatto sapere, riferisce TGCom24, il presidente di turno Arno Kompatscher.

Episodi di intolleranza a Frosinone e Torino

Sempre nel contesto di allarmismo, fonti riportano episodi di intolleranza nei confronti di persone originarie della Cina. È accaduto a Frosinone, dove un gruppo di studenti è stato vittima di una sassaiola, episodio riportato dal docente Giuseppe Iaconis dell’Accademia di Belle Arti e commentato anche dal capo PD e Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
A Torino, invece, una donna cinese sarebbe stata fatta scendere da un autobus. Lo ha riportato oggi la sindaca Chiara Appendino durante un pranzo in un ristorante cinese.

Post di Nicola Zingaretti
Post di Nicola Zingaretti

I due fatti testimoniano quanta tensione ed isteria alimentino la paura per il Coronavirus, nonostante i recenti successi in campo scientifico.

Falsa la notizia dei sassi contro gli studenti cinesi

Aggiornamento 04/02 18.40 – Si apprende che la notizia condivisa nella giornata di ieri circa il lancio di sassi contro un gruppo di studenti cinesi, è falsa. Il Corriere della Sera riferisce che la Digos di Frosinone ha verificato le accuse lanciate dal docente dell’Accademia di Belle Arti, rivelatisi infondate. Ai giornalisti avrebbe riferito un episodio riportato da terzi, reso ancor più inconsistente da un errato utilizzo del traduttore di Google in una chat con gli studenti cinesi.

Si apprende inoltre che il docente sarebbe stato denunciato per procurato allarme. Per il Presidente dell’Accademia, riferisce il Corriere, il docente avrebbe rilasciato quelle dichiarazioni in buona fede, per sensibilizzare sul tema.

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Ultimo Aggiornamento: 04/02/2020 18:45

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