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Angela Favolosa Cubista: dalle sofferenze personali alla televisione trash

Pubblicato: 12/02/2020 12:07

Nell’ormai perduta era del “servizio pubblico” la televisione era intesa come un luogo in cui proporre esempi educativi o addirittura istruttivi. Negli anni recenti una deriva sempre più accentuata ci ha portato verso una logica basata sugli ascolti ad ogni costo.

La televisione del trash, in antitesi con il sistema precedente, cerca di proporre personaggi discutibili, comici o bizzarri, in un tentativo di parlare alla pancia delle persone. In questa galleria, un posto d’onore merita sicuramente Angela Troina, in arte Angela Favolosa Cubista, l’anziana signora resa popolare da Maria De Filippi. Eppure, la sua storia personale nasconde un lato di sofferenza del tutto inaspettato.

La carriera tra ballo e televisione

Catanese, 75 anni, Angela Troina esordisce sul piccolo schermo grazie a Italia’s Got Talent, a cui partecipa nella prima edizione del 2010, diventando subito famosa per i suoi balletti trash in abiti succinti. Nella giuria di quell’edizione è presente anche Maria De Filippi, che la inserisce successivamente all’interno della trasmissione Uomini e Donne, nei panni di opinionista del trono over.

Rimane nel cast del programma fino al 2014, quando la conduttrice decide di non riconfermarla. Dopo aver recitato in un film comico, La banda dei supereroi di Davide Limone, l’arzilla anziana ha continuato nella sua carriera di stravagante ballerina. A quanto si può desumere dal suo profilo Facebook, che conta 21mila follower, da allora partecipa con regolarità alle serate speciali nelle discoteche in giro per l’Italia.

Le sofferenze personali

Nel corso di un’intervista a Barbara D’Urso, Angela Troina aveva ripercorso le tappe di una vita difficile, a partire dal bambino avuto a soli 13 anni. L’evento, piuttosto traumatico, aveva spinto i suoi genitori a cacciarla di casa, costringendola a vivere in un orfanotrofio. Sposata in seguito con un altro uomo che la picchiava, non ha mai fatto mistero delle difficoltà economiche che ha dovuto attraversare, avendo come unica risorsa il ballo.

Le bizzarre esibizioni, i costumi esagerati e le partecipazioni televisive avevano anche come scopo quello di mettere da parte i soldi necessari, spesso, per altro, devoluti in beneficenza, come lei stessa ha ammesso. Il suo personaggio, al di là di lustrini e paillettes, nasconde un lato profondamente umano che forse, nei toni forti della televisione trash, rischia inesorabilmente di passare inosservato.