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Pamela Mastropietro: chiesti 6 anni di carcere per l’ex fidanzato

Pubblicato: 12/02/2020 09:46

Cessione di stupefacenti, induzione alla prostituzione e circonvenzione di incapace: sono queste le accuse contro l’ex fidanzato di Pamela Mastropietro, per cui il pm avrebbe chiesto 6 anni e 6 mesi di carcere. Andrei Claudiu Nitu è a processo con rito abbreviato e, secondo la Procura di Roma, avrebbe ceduto eroina alla ragazza – uccisa e fatta a pezzi nel 2018 (per l’omicidio, in primo grado è stato condannato all’ergastolo Innocent Oseghale) – per poi tentare di farle avere rapporti intimi con un cliente e spingerla a sottrarre da casa degli oggetti da rivendere per l’acquisto di droga.

L’accusa chiede 6 anni per l’ex di Pamela Mastropietro

L’ex fidanzato di Pamela Mastropietro aveva chiesto il rito abbreviato nel giudizio a suo carico per le accuse di spaccio di droga, induzione alla prostituzione e circonvenzione di incapace. Sono questi i reati contestati ad Andrei Claudiu Nitu dalla Procura di Roma che, come riporta Il Corriere della Sera, avrebbe chiesto una condanna a 6 anni e 6 mesi di carcere.

Secondo l’accusa, il 21enne avrebbe spinto la ragazza nell’abisso della droga, cedendole eroina e cercando di farla prostituire, scenario a cui la giovane si sarebbe opposta fermamente.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’imputato avrebbe spinto la ragazza a sottrarre oggetti dalla sua abitazione con lo scopo di rivenderli e avere contante per l’acquisto di stupefacenti.

L’omicidio a Macerata

Nel processo a carico di Nitu, la famiglia della ragazza si è costituita parte civile, come aveva specificato il legale Marco Valerio Verni ai microfoni di Adnkronos: “Come nel processo a Oseghale e in quello pendente a Desmond e Awelima il nostro unico obiettivo è dare giustizia a Pamela ed evitare che ci siano altre ‘Pamela’“.

La relazione tra la ragazza e l’imputato sarebbe andata avanti per circa 10 mesi, come riporta ancora Il Corriere, tra il 2016 e il 2017. Pamela Mastropietro fu uccisa e fatta a pezzi a Macerata, nel gennaio 2018, e per la sua atroce fine è stato condannato all’ergastolo il nigeriano Innocent Oseghale,

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2020 11:29