Il sangue ritrovato nelle campagne di Dolianova, in Sardegna, combacia con il Dna dei due fratelli svaniti nel nulla domenica scorsa, 9 febbraio. Lo riferisce il quotidiano locale L’Unione Sarda. Si aggiunge dunque un nuovo tassello alle indagini della Procura e del Ris dei Carabinieri in merito alla loro scomparsa.
Il sangue combacia con quello degli scomparsi
Massimiliano, 35 anni, e Davide (40) Mirabello sono calabresi di origine ma residenti a Dolianova, non distante da Cagliari. Domenica 9 febbraio sono scomparsi e da allora son partite le ricerche delle forze dell’ordine e dei cacciatori della zona, che danno una mano volontariamente con i loro cani. Si sono divisi in gruppi per setacciare la zona. Giorgio Lecca, che coordina i volontari, ha spiegato a Castedduonline che “li avevamo avvisati (i carabinieri) della nostra volontà di compiere delle ricerche con la promessa di avvisarli se avessimo trovato qualunque indizio utile”. Dalle ispezioni nel raggio di tre chilometri sono emerse delle tracce di sangue sospette e un paio di guanti. Dopo gli esami del Dna, non solo si è scoperto che il sangue è umano, ma anche che è compatibile con quello dei due fratelli. Le ricerche proseguono, ma i Mirabello ancora non son stati ritrovati.
Proseguono le ricerche
Il capitano Pasquale Pinnelli guida le indagini insieme al luogotenente Antonicelli e a 25 militari dell’Arma. Nel corso dell’investigazione, hanno ritrovato anche la Volkswagen Polo sulla quale i Mirabello si sono allontanati domenica mattina prima di sparire. L’auto era completamente bruciata, un elemento che aggrava la situazione e fa temere il peggio. I militari hanno interrogato anche alcune persone, tutte rilasciate. Le ipotesi per il momento restano tutte aperte e gli investigatori stanno seguendo ogni pista per ritrovarli. Il capitano Pinnelli, riferisce l’Unione, ha confermato questa mattina che “Si sta lavorando senza sosta, tutto viene vagliato con particolare attenzione, come il caso merita”.