Vai al contenuto

Coronavirus, OMS: “Europa epicentro della pandemia”. USA, Trump: “Emergenza nazionale”

Pubblicato: 13/03/2020 22:01

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che ora l’Europa è diventata l’epicentro della pandemia, con numero di casi e di vittime maggiori che nel resto del mondo, eccetto la Cina. Nonostante l’iniziale freno del resto dei Paesi europei, e non solo, nel prendere provvedimenti, misure restrittive stanno trovando ora applicazione.

Dopo che il presidente Sanchez ha dichiarato lo stato di emergenza in Spagna, anche Trump ha dato l’annuncio. Sono stati messi in campo negli Stati Uniti 50 miliardi di dollari per combattere l’epidemia.

OMS: l’Europa prima vittima della pandemia

Durante la conferenza stampa a Ginevra, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha reso nota la situazione a livello globale sul coronavirus. Quella che ora è a tutti gli effetti una pandemia si sta sviluppando prevalentemente in Europa: “Più casi sono riportati ogni giorno rispetto alla Cina durante il picco dell’epidemia“, ha dichiarato Ghebreyesus.

L’OMS constata con soddisfazione che più Paesi stanno ora seguendo il piano strategico di preparazione e risposta contro la pandemia di COVID19. L’Organizzazione assicura la piena assistenza nella lotta contro il virus: “Abbiamo spedito scorte ed equipaggiamento di protezione a 56 Paesi e ne spediremo a ulteriori 28 Paesi“, tra cui anche test per le diagnosi, come ha chiarito Ghebreyesus.

Le raccomandazioni dell’OMS

Il direttore generale raccomanda i Paesi di “adottare un approccio globale“, quindi non effettuare solo test, solo quarantena o solo distanza sociale, ma di applicarli tutti.

L’esperienza della Cina, della Corea del Sud, di Singapore e altri dimostrano chiaramente che test aggressivi e rintracciamenti di contatti, combinati con misure di distanziamento sociale e mobilitazione comune, possono prevenire infezioni e salvare vite“, continua Ghebreyesus.

Trump: “Emergenza nazionale”

In una conferenza dalla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato l’emergenza nazionale per il coronavirus. Il presidente promette 50 miliardi di fondi federali e dato ampio mandato al Segretario per la Salute Alex Azar.

Centri operativi di emergenza in ogni Stato americano

I casi negli Stati Uniti sono saliti a 1800, che con 41 vittime, situazione che ha spinto Trump a dichiarare “emergenza nazionale. Due parole veramente grandi“. Il tycoon è stato accusato di sottovalutare il coronavirus e oggi per la prima volta ha dichiarato che si tratta di un problema interno già presente negli USA.

È stata aumentata la flessibilità degli ospedali per combattere in ogni modo la pandemia e sono previste anche misure straordinarie per l’economia. Milioni di test saranno messi a disposizione ma “Non vogliamo che tutti facciano il test. Non è assolutamente necessario“.

Come si sta muovendo l’Europa

Mentre l’Italia nelle ultime settimane ha preso misure drastiche, alcuni Paesi dell’Unione Europea e non si sono dimostrati più scettici sull’entità dell’emergenza. Sulla scia dell’aumentare dei casi, 132mila rilevati dall’OMS in 123 Paesi e 5mila vittime, i governi europei stanno ora prendendo provvedimenti simili.

La Francia chiude le scuole

Dopo il discorso del presidente Macron anche in Francia si è aperta la lotta al coronavirus. Scuole e università chiuse dopo il boom di contagi arrivati a  3.661, secondo le autorità francesi, aumentati di 785 unità rispetto a ieri.

Il premier Edouard Philippe ha affermato che le misure “frenanti” resteranno in vigore “per tutto il tempo necessario“. Vietati i raduni oltre 100 persone, chiusi cinema e teatri, ma non sono state rimandate le elezioni municipali di domenica.

Belgio, la città di Knokke decide per la quarantena

In Belgio si sta dibattendo su quali misure adottare. Il Consiglio nazionale di sicurezza ha stabilito fasi che al momento si preoccupano di “contenere la dispersione e la moltiplicazione del virus“, come dichiarato dalla prima ministra Sophie Wilmès.

Alcune riecheggiano le misure adottate in Italia, ma i negozi rimangono aperti durante la settimana, mentre nel week end solo supermercati e farmacie. Chiuse discoteche e caffetterie, annullati gli eventi artistici, pubblici e privati, fino al 3 aprile.

Non è sembrato abbastanza alla città di Knokke-Heist, 33mila abitanti nelle Fiandre. Un cittadino su 3 di Knokke è over 65, così la municipalità ha deciso di automettersi in quarantena. Sarà tutto chiuso fino al 30 aprile.

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2022 10:49