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Coronavirus: quando lo “stare a casa” può diventare un pericolo per le donne

Pubblicato: 20/03/2020 22:36

In piena emergenza da nuovo Coronavirus Covid-19, tra le tante problematiche che questa ha comportato, e le conseguenti misure restrittive, ce n’è una in particolare che ha fatto trillare più campanelli d’allarme. Se da un lato, per proteggersi dall’infezione e ridurne la diffusione, c’è la quarantena, non sempre questa è sicura.

Per molte donne e bambini infatti, queste misure restrittive possono rivelarsi più pericolose del virus in sé ma, laddove si crede che è tutto perduto, non è affatto così.

I centri anti-violenza ancora attivi

“Sono ore in cui dobbiamo stare a casa. Ma non dimentichiamo le donne per cui la casa è ogni giorno il luogo della violenza” si legge sul sito del 1522 il numero di emergenza anti-violenza e stalking. Numero “Sempre attivo. Se sei vittima di violenza o stalking chiama! Noi ci siamo”.

In un momento difficile come questo, il ministro Bonetti fin dal giorno 1 di quarantena ha palesato la criticità nella criticità, sottolineando come questo non sia un problema da sottovalutare.

Niente restrizioni per chi scappa

Isolamento, convivenza forzata, impossibilità ad uscire di casa… sono territorio fertile per le violenze che donne e bambini sono costretti a subire. Le mura domestiche non sono uno spazio sicuro e, oltre questo problema c’è anche quello di uno scoraggiamento a denunciare e fuggire. Secondo quanto riferisce Save the Children, il magistrato della procura di Milano Maria Letizia Mannela, ha denunciato una diminuzione delle denunce per maltrattamenti.

Le donne che necessitano di assistenza, potranno uscire di casa per recarsi in un centro antiviolenza, questi spostamenti rientrano in quelli detti “di comprovata necessità”.

La porta è sempre aperta

Dal primo giorno ho posto il tema che questo potesse significare per tante, troppe donne un rinchiudersi nell’incubo delle violenze domestiche ha raccontato il ministro Bonetti durante un intervento al programma radiofonico di Radio 1 Giorno per giorno. “Quindi da subito abbiamo attivato una campagna per affermare che il 1522 è un numero che rimane sempre“.

Il post del ministro Bonetti su Facebook

La porta per uscire dalla violenza domestica è sempre aperta”. Lo Sportello continuerà il suo lavoro e sarà sempre attivo 24/27 7/7 al numero di telefono 1522.

Guarda il video:

https://www.facebook.com/elenabonetti/videos/692871214872725/

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Ultimo Aggiornamento: 20/03/2020 22:41