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Coronavirus, De Luca: “Feste di laurea? Mando i carabinieri col lanciafiamme”

Pubblicato: 21/03/2020 00:33

Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca promulga nuove ordinanze per contenere l’emergenza Coronavirus Covid-19. Non solo, durante l’annuncio delle nuove restrizioni, il governatore si è lasciato ad andare ad esternazioni che hanno scatenato l’ilarità del web.

Dalle zeppole ai lanciafiamme

È stata la festa del papà, abbiamo avuto dei bontemponi che vendevano per strada le zeppole di San Giuseppe che portavano in omaggio al papà… la zeppola condita con Coronavirus, diciamo, la bestialità totale” afferma con toni durissimi Vincenzo De Luca durante la sua diretta Facebook, usando questo come un esempio tra tanti che hanno portato ad un aumento dei contagi nella Regione; questo, insieme ad assembramenti e mancanza di rispetto delle regole. “Più siamo rigorosi oggi, più si accorciano i tempi dell’emergenza, più questo calvario durerà mesi.

A quel punto, De Luca ha citato un’altra situazione di forte criticità e di mancanza di rispetto verso la gravità della situazione in cui tutta la Nazione si trova: “Avremo centinaia di ragazzi che si laureano, mi arrivano notizie che qualcuno vorrebbe fare la festa di laurea… mandiamo i carabinieri, ma li mandiamo con i lanciafiamme. Ma è una festa di laurea – afferma poi – fatela fra due, quattro mesi… È incredibile”.

Casi in aumento nella Regione

Il governatore ha poi divulgato i dati aggiornati sulla Regione Campania. Al momento si contano 750 contagi, di cui 79 persone in terapia intensiva. I pronostici però non sono ottimali, come lo stesso De Luca spiega, si prevedono 1500 contagi entro il 29 marzo e 3000 entro l’inizio del mese di aprile; circa 140 di queste persone avranno bisogno della terapia intensiva.

De Luca non ha dubbi, la causa di una diffusione così forte è legata a tre macro fattori, il rientro incontrollato dalla Lombardia, il picco di contagio nel personale sanitario (che a suo dire necessita di maggiore assistenza) e, ultimo ma non ultimo, l’inciviltà di quel 20% dei cittadini che continua a vivere come se niente fosse: “Equivale ad avere in casa una bomba”.

Contro le mezze misure

Vincenzo De Luca ha poi annunciato un ulteriore stringimento delle misure di contenimento del virus. A partire dal 21 marzo saranno infatti sospese tutte quelle attività lavorative che non sono essenziali, lo stesso vale per i cantieri, ad eccezione di quelli che sono legati ad attività pubbliche e sanitarie.

Io la penso diversamente dal governo nazionale.(…) Le mezze misure non risolvono il problema e finiscono con l’aggravare le condizioni di vita dei nostri cittadini”.

L’appello ai cittadini

De Luca infine si è rivolto ai suoi concittadini, invitandoli nuovamente a stare a casa: “Cari amici voi potete comportarvi come volete ma se continua su questo andazzo tra una settimana conteremo i morti e rischiamo di non aver spazio in ospedale per ospitare i vostri padri e le vostre madri“.

Guarda il video: