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Coronavirus, Bergamo: prete rinuncia al respiratore per salvare la vita a uno sconosciuto

Pubblicato: 24/03/2020 16:51

In mezzo a un mare di notizie drammatiche, c’è spazio anche per storie che fanno commuovere. Nella bergamasca, un prete (Don Berardelli) ha deciso di rinunciare al respiratore e di donarlo a un giovane sconosciuto. Il prete è morto ma il suo gesto eroico ha consentito di salvare la vita del giovane che neanche conosceva.

Coronavirus, il gesto eroico del prete commuove il mondo

L’emergenza Coronavirus ha rivalutato e trasformato il concetto di eroe. Prima del virus erano entità sovrannaturali o persone “speciali”. Adesso non più. Eroi sono i medici, gli infermieri, il personale sanitario. Eroi sono i preti come Don Giuseppe Berardelli che decidono di rinunciare alla propria vita per salvarne una.

Nella provincia di Bergamo si muore ogni giorno. La situazione è disperata, solo negli ultimi giorni si è assistito a un calo dei contagi e dei morti. Fra i contagiati c’era anche Don Giuseppe, prete 72enne di Casnigo. “Era un prete che ascoltava tutti – ha raccontato l’ex sindaca di Fiorano Clara Poli  – Chiunque si rivolgeva a lui sapeva che poteva contare sul suo aiuto”.

Un punto di riferimento per i parrocchiani e per il paese intero, Fiorano. Lì il prete aveva aperto l’oratorio del paese e si era distinto per un aiuto costante ai giovani e alle famiglie in difficoltà. Una persona buona che fra la sua vita e quella di un giovane sconosciuto non ci ha pensato un attimo. E pensare che il respiratore era proprio suo, glielo avevano regalato i suoi parrocchiani quando avevano saputo che era stato contagiato. Il prete è morto, il ragazzo si è salvato. Un gesto encomiabile che ha commosso la comunità bergamasca e l’Italia intera.

51 preti scomparsi in tutta Italia a causa del Coronavirus

Con Don Giuseppe Berardelli sono 51 i preti scomparsi fino ad oggi in Italia a causa del Coronavirus. Sedici sono morti in provincia di Bergamo. Il prete più giovane aveva 45 anni ed era di Ariano Irpino, il più vecchio ne aveva 104 e gestiva una casa di accoglienza per persone in difficoltà.