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Uomo morto di hantavirus in Cina: perché non c’è nulla di cui preoccuparsi

Pubblicato: 26/03/2020 12:31

Nei giorni scorsi è circolata una notizia che ha messo subito in allarme le persone più sensibili e allarmiste, quelle che vivono peggio questa emergenza da coronavirus in Italia e nel mondo. Arrivata dalla Cina, la notizia riguardava un uomo morto a causa dell’hantavirus, che può causare una fatale febbre emorragica con sindrome renale. La notizia ha dato adito a nuove preoccupazioni, ma sono tanti i motivi per cui non c’è nulla di cui preoccuparsi.

L’uomo deceduto si è sentito male in autobus

La cronaca della vicenda viene riportata da Global Times, quotidiano cinese vicino al governo. Lunedì scorso nella provincia di Yunnan, si legge, un lavoratore cinese è collassato mentre si trovava sull’autobus. Il ricovero in ospedale e i trattamenti non sono riusciti a salvargli la vita ed è morto nel giro di poche ore. Tutti i 29 passeggeri dell’autobus sono stati testati sospetto Covid-19, ma le analisi sull’uomo hanno rivelato che a ucciderlo è stato l’hantavirus, un virus trasmesso dai topi.
Il panico che si è scatenato per il timore di una nuova epidemia, tuttavia, è ingiustificato per numerosi motivi.

Che cos’è l’hantavirus e come si trasmette

Nel riportare la vicenda, che ha fatto il giro del mondo, vengono infatti sottolineati numerosi punti critici volti a tranquillizzare. L’hantavirus infatti non è affatto come il coronavirus. A dichiararlo è stato il virologo dell’univerisità di Wuhan Yang Zhanqiu, che a Global Times ha dichiarato: “Contrariamente al Covid-19, l’hantavirus nella maggior parte dei casi non si trasmette attraverso il sistema respiratorio. Il virus agli umani si può trasmettere tramite secrezioni corporee e sangue di un paziente infetto“.

Quindi, in sostanza, l’hantavirus non si trasmette per via aerea. La modalità di trasmissione è più simile ad un virus come l’HIV, per dirla in modo semplice.

Il virus può essere trasmesso dai topi

In comune con il coronavirus ci sarebbe solo la zoonosi, la trasmissione da animale a uomo. Nonostante numerose bufale e allarmismi, infatti, è stato testato che il Covid-19 non ha origine di laboratorio ma animale, proprio come l’hantavirus, comune nei topi. Il passaggio animale-uomo è possibile, ma anche in questo caso bisogna essere morsi da un topo, aver mangiato cibo toccato da loro o respirare aria pesantemente contaminata da feci di topo. Tutte condizioni molto rare: la malattia, riporta Global Times, provoca circa solo 200 casi l’anno nella provincia di Yunnan.

La malattia è curabile e ci sono vaccini

L’hantavirus, riporta la fonte, è una malattia che può provocare febbri emorragiche con sindromi renali, problemi al fegato ed essere fatale. Tuttavia, Yang Zhanqiu ha anche dichiarato che: “Non c’è motivo di preoccuparsi. L’hantavirus è una malattia prevenibile e controllabile, ci sono dei vaccini“.

Nessun pericolo quindi di una nuova epidemia e nessun bisogno di allarmismo: la trasmissione dell’hantavirus da animale a uomo è molto rara e quella da uomo a uomo ancora di più. Possiamo preoccuparci “solo” del nuovo coronavirus, una battaglia che ancora dobbiamo vincere.