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Coronavirus, i benzinai revocano lo sciopero: “Vogliamo aiuti”

Pubblicato: 28/03/2020 12:37

Sulle autostrade, i benzinai rimarranno aperti. L’allarme sciopero, minacciato nei giorni scorsi, è rientrato e soprattutto gli autotrasportatori possono tirare un respiro di sollievo. Il rifornimento in questa fase di emergenza coronavirus sarà garantito: le associazioni però hanno chiesto al governo aiuti concreti alla categoria.

Le associazioni chiedono aiuto

L’emergenza coronavirus ha colpito anche i benzinai. Il traffico su strade e autostrade si è ridotto notevolmente, e ora devono fare i conti con una incredibile crisi di liquidità. Le associazioni di categoria (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio) hanno parlato con la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli e hanno deciso di revocare lo sciopero, indetto per mercoledì.

Le associazioni sono state chiare: “Tra poco non riusciremo più ad aprire per mancanza di soldi: senza liquidità non possiamo pagare neanche i carburanti ha spiegato Giuseppe Sperduto, presidente dell’associazione dei gestori di carburanti Faib Roma e vicepresidente nazionale.

Il governo ha promesso che verrà incontro alla categoria dei benzinai, che è stata annoverata tra quelle essenziali per portare avanti il paese. La ministra De Micheli ha promesso di intervenire sulle concessionarie autostradali chiedendo un intervento sulle royalty fisse.

Il mercato della benzina è crollato

La carenza di liquidità è dovuta alle attuali restrizioni governative. Giovanni Sperduto, presidente dell’associazione, ha un distributore nella periferia romana: Prima vendevo tra i 10mila e i 15mila litri di benzina al giorno, ora siamo a mille: ma noi non siamo come le altre attività e dobbiamo restare aperti, giustamente, solo che le spese che mi stanno arrivando, tra obblighi fiscali e commissioni, rischio di non riuscire a pagarle”.

Anche gli altri rifornitori sono nella stessa situazione. Se non circolano auto, anche l’indotto collaterale di bar e rivendite viene a mancare. Diventa impossibile pagare fornitori e tasse. La speranza di Sperduto è che il governo mantenga le promesse e che aiuti la categoria.