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Coronavirus, in Catalogna si sceglie chi salvare: 80enni esclusi dalla rianimazione

Pubblicato: 02/04/2020 10:36

L’incubo che medici ed infermieri temevano fin dall’inizio dell’ondata epidemica, ovvero il dover scegliere tra i vari casi di Covid-19 necessitanti di terapia intensiva e dover preferire una persona all’altra, è purtroppo diventato realtà.

Se in Italia è stato possibile evitare situazioni da clima bellico grazie alla costruzione di nuovi ospedali da campo e strutture di ausilio in tempo zero, altrove non è così: pare che in Catalogna sia stato dato ordine ufficiale di preferire persone più giovani e tenere fuori dalla rianimazioni gli ultraottantenni.

Generalitat: “Morire a casa opzione migliore”

La notizia arriva dalla Generalitat de la Catalunya e sta facendo parlare molto in tutta la Spagna. A quanto riporta Il Corriere, le direttive esorterebbero a non far neppure arrivare gli 80enni in ospedale, ma di fermarli già quando chiedono di poter accedere al servizio ambulanze: “morire a casa è l’opzione migliore, se è possibile controllare i sintomi”. Il motivo? I letti in rianimazione non bastano e, se si deve scegliere tra due persone, si sceglierà il più giovane.

Le giustificazioni: “Non stiamo scegliendo chi deve vivere”

Sono dichiarazioni forti, che le direttive cercano di alleggerire e giustificare scrivendo: Non stiamo scegliendo chi deve vivere e chi no ma solo chi può sostenere meglio trattamenti aggressivi. L’unico aiuto che i medici ed i paramedici delle ambulanze potranno fornire ai malati “messi da parte” saranno l’ossigenazione tramite la maschera, e un piano farmacologico da seguire.

Sgomento per le decisioni prese

Facile immaginare lo sgomento che queste direttive hanno creato, nonché la situazione di grandissima difficoltà in cui vengono posti medici e paramedici, obbligati ad affrontare i malati e le loro famiglie, che difficilmente possono accettare di buon grado un provvedimento del genere.