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Coronavirus, il dolore di Fiordaliso: ” Ti sei portato via la mia mamma”

Pubblicato: 02/04/2020 13:38

È un grido di dolore quello che la cantante Marina Fiordaliso, nota anche solo come Fiordaliso, delega ad un post scritto su Twitter. Anche lei profondamente colpita in prima persona dal Coronavirus.

Coronavirus, lutto per la cantante Fiordaliso

Maledetto Covid-19“, è l’incipit del post scritto su Twitter dalla cantante Fiordaliso, tristemente colpita in prima persona dal Coronavirus. “Piacenza: maledetto Covid-19 ti sei portato via la mia mamma“, scrive così la cantante, raccontando il suo personale dramma che purtroppo si inserisce in una storia che possiamo considerare comune, tristemente comune a molti che hanno perso i propri cari in questa battaglia contro un nemico senza volto.

Il dolore sui social ma anche un grido di speranza

Sempre nel post, Fiordaliso dichiara di essere entrata anche lei in contatto col virus in prima persona: “Io mi sono ammalata (ora guarita) mia sorella ammalata (ora guarita) ma LA ROCCIA (mio padre) ti ha sconfitto. È guarito, vaff Coronavirus“.

Il post scritto su Twitter da Fiordaliso
Il post scritto da Fiordaliso su Twitter

Al messaggio di Fiordaliso ha immediatamente risposto l’amica Rita Pavone che sempre su Twitter ha voluto così dimostrarle la sua vicinanza: “Il mio cordoglio per la tua mamma. Ti abbraccio fortissimamente. Tu sei una roccia. Tu sei una grande donna. TVB“.

il post scritto su Twitter da Rita Pavone
Il post in risposta di Rita Pavone

Il dramma di Piero Chiambretti

Rimanendo nell’ambito del mondo dello spettacolo, lo stesso dramma è stato condiviso anche dal noto conduttore televisivo Piero Chiambretti, ammalatosi di Covid-19 insieme alla madre che, durante il ricovero, ha perso la sua battaglia.

Guarito dal Covid-19 ma segnato indelebilmente dal dramma, queste erano state le prime parole del conduttore, un messaggio intriso di speranza e di infinita gratitudine nei confronti di medici e infermieri che lo hanno assistito: “Ringrazio con tutto il cuore il personale sanitario del Pronto Soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino che mi ha assistito e curato con abnegazione, passione e grande umanità in questi lunghi giorni di malattia e di sconforto psicologico. Sono guarito“.