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Coronavirus, Renzo Arbore: “Io devo stare molto attento”

Pubblicato: 03/04/2020 22:39

Il musicista cantante Renzo Arbore è stato ospite del programma Un Giorno Da Pecora. Ai microfoni di Rai Radio1 l’artista ha confessato di essere molto in pena, considerata la sua condizione.

Arbore ha infatti raccontato alla radio di essere stato malato lo scorso Natale. Il malanno l’ha tenuto a letto più di un mese. Per questo adesso, con l’emergenza Conoravirus, in quanto cagionevole Renzo deve stare particolarmente attento. Poi Renzo Arbore ricorda la guerra e con la condizione attuale, dice, “non c’è paragone”.

Renzo Arbore è stato malato

Renzo Arbore segue scrupolosamente i suggerimenti del governo in questi giorni di pandemia globale. Questo inverno, infatti, si è ammalato di broncopolmonite e la degenza è stata lunga e fastidiosa. “Sono molto preoccupato. Ho avuto la broncopolmonite a Natale, sono stato 40 giorni chiuso ma sono guarito” ha detto ai microfoni di Un Giorno Da Pecora. Poi ha aggiunto: “Ora sto benissimo ma avendo avuto quella complicazione devo stare molto attento a non uscire“.

Arbore a preso alla lettera le parole quarantena e isolamento, tanto che è un mese che non mette il muso fuori di casa. “Non esco per niente, sto a casa. L’ultima volta sono uscito un mese fa“.

Il ricordo della guerra

Spesso in questi giorni si è sentita pronunciare l’espressione “Siamo in guerra“. Molti ritengono che il Covid-19 ha sconvolto le nostre vite al punto da ricordare un conflitto. La guerra c’è ed è contro il virus, ma si tratta sicuramente una di una guerra diversa.

E Renzo Arbore lo sa bene, ed infatti, ricordando gli anni difficili della guerra non risparmia uno spietato paragone. “Non c’è paragone, la guerra è la cosa più brutta del mondo” ha detto fermo e convinto il musicista. “C’era il coprifuoco, noi bambini eravamo terrorizzati. La guerra la è peggiore iattura che si possa vivere”. Infine ironizza con i napoletani, a cui è molto affezionato, e ricordando le parole del governatore Vincenzo De Luca, ha intimato loro: “State a casa, evitate il lanciafiamme di De Luca!“.