Intorno all’emergenza Coronavirus in Italia si condensa un importante bagaglio di attenzioni, che si riflette sulle decisioni del Governo e sulle misure di contenimento del contagio via via annunciate dal premier Giuseppe Conte. Durante l’ultima conferenza stampa del presidente del Consiglio – in cui è stato esposto l’intervento per le imprese con 400 miliardi di euro – non è passata inosservata una frase sulla Pasqua che ha fatto il giro del web, scatenando diverse reazioni.
Le parole di Conte sulla Pasqua
La conferenza stampa del premier Conte e dei ministri Gualtieri, Patuanelli e Azzolina sui recenti interventi economici contro l’emergenza Coronavirus, datata 6 aprile 2020, è finita al centro dell’attenzione social non solo per i contenuti relativi alle misure di sostegno per le Pmi, ma anche per una dichiarazione del presidente del Consiglio sulla Pasqua.
Conte ha affrontato il tema della necessità di restare ancora a casa (le misure restrittive sono state prorogate al 13 aprile) per evitare che si torni a uno stato di piena emergenza sanitaria a causa di una potenziale ulteriore diffusione dei contagi. Un argomento, questo, su cui ha posto l’accento anche alla luce dell’importanza delle festività pasquali all’orizzonte.
“Sono giorni particolari – ha dichiarato il premier – perché ci avviciniamo a una festività a noi molto cara, radicata nella nostra tradizione religiosa ma anche laica. È una festa che ci porta gioia, giorni lieti, li vivremo a casa. Sarebbe irresponsabile andare in giro“.
Poco dopo il richiamo al rispetto delle regole, l’inciso che ha scatenato la reazione di molti utenti sul web: “Pasqua significa, lo sanno bene i cristiani, passaggio. È il passaggio e anche il riscatto dalla schiavitù all’Egitto“.
La frase non passa inosservata
Pressoché istantanea la reazione di tanti utenti sui social, dove non è mancata l’evidenziazione della frase sulla Pasqua come “passaggio dalla schiavitù all’Egitto“.
Decine i commenti tra Twitter e Facebook, a metà tra l’ironico e l’indispettito: “La informo che è per gli ebrei che la Pasqua ricorda l’uscita dall’Egitto, non per i Cristiani, per i quali – invece – la liberazione è intesa dalla schiavitù del peccato“, scrive un utente.
E ancora: “Un tempo gli ebrei vivevano in schiavitù: poi, il giorno di Pasqua, si trasferirono in Egitto“, “Ha anche sbagliato la direzione della fuga, volendo pensare si riferisse alla Pasqua ebraica“.
Ma c’è anche chi si lancia in un botta e risposta sull’argomento. “Per i cristiani – scrive un altro utente via Twitter – è sia la memoria dell’uscita dal paese di Egitto sia la resurrezione di Gesù Cristo“, ma un interlocutore non ci sta e replica: “Assolutamente no. La Pasqua Cristiana celebra la Resurrezione di Gesù. “Pesach” indica il passaggio, dalla schiavitù alla libertà per gli ebrei. Per i cristiani, invece è metaforico e indica il passaggio dalla schiavitù del peccato (morte) alla redenzione (resurrezione)“.