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Coronavirus, si va verso l’assunzione degli infermieri precari di Latina

Pubblicato: 10/04/2020 16:51

Gli infermieri precari dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina potrebbero essere assunti a tempo indeterminato. Si tratta di decine di persone, che negli scorsi giorni avevano denunciato di essere state abbandonate dalle istituzioni. Nonostante il grande lavoro di contrasto al Coronavirus, a cui è dedicato l’ospedale laziale, si era infatti deciso di non rinnovare i contratti in scadenza. Una beffa che potrebbe essere evitata grazie all’intervento dell’assessore alla Sanità della Regione.

Contratti in scadenza non rinnovati

A lanciare l’allarme era stato Igor Vannoli, infermiere nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria Goretti, che in un’intervista all’Ansa aveva spiegato la spiacevole situazione. Assunti a tempo determinato per pochi mesi, con contratti che venivano poi rinnovati di volta in volta, gli infermieri di Latina stanno per maturare i 36 mesi di attività. Una soglia fatidica, perché, per legge, una volta superato questo limite il lavoratore deve essere stabilizzato. Proprio per non far scattare tale meccanismo, i contratti verranno quindi interrotti prima, lasciando gli infermieri senza lavoro. Per le strutture ospedaliere risulta paradossalmente più conveniente assumere altri giovani, attingendo alle graduatorie dei concorsi pubblici, piuttosto che offrire un contratto definitivo a professionisti con esperienza alle spalle.

Il nostro reparto si è popolato di nuovi infermieri, a cui va tutta la mia stima perché hanno vinto un concorso pubblico – ha dichiarato Igor Vannoli – Io personalmente mi trovo tutti i giorni a fare da collega e anche da chioccia ad infermieri che non hanno nessuna, e dico nessuna, formazione specifica per il reparto di rianimazione”. L’inesperienza, nel confronto con pazienti positivi al virus, potrebbe rivelarsi pericolosa: “È una follia, perché io sento che vengono abilitati medici senza aver fatto l’esame di Stato, infermieri neolaureati. Io adesso con i nuovi infermieri devo stare attento al paziente, a me stesso e devo anche guardare loro, li devo tutelare”.

L’intervento della Regione Lazio

Questo appello non è passato inosservato e le istituzioni si sono attivate per trovare una soluzione. Come riporta Il Messaggero, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha interpellato direttamente i responsabili dell’Asl locale: “Ho chiesto al Direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, di poter destinare gli infermieri in scadenza di rapporto di lavoro a tempo determinato nel previsto programma di potenziamento delle cure primarie, per l’istituzione presso ogni Distretto dell’assistenza proattiva infermieristica”.

L’assessore riconosce come l’esperienza acquisita sul campo possa rappresentare un valore aggiunto, soprattutto in un momento di emergenza: “Rispetto al fabbisogno della Asl queste figure professionali possono senz’altro trovare una giusta ed utile collocazione professionale nell’assistenza distrettuale, che sarà un elemento fondamentale nel programma di contrasto al Covid-19 sul territorio – conclude D’Amato – Ho ricevuto da parte del dottor Casati un assenso a questa richiesta, che consentirà così di mantenere in servizio gli operatori che sono una risorsa importante per il sistema”.