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Coronavirus, la speranza del professor Galli: “Penso saremo liberi per l’estate”

Pubblicato: 10/04/2020 11:25

Il calo dei contagi riscontrato negli ultimi giorni dà buone speranze agli esperti come il professor Galli di ipotizzare che ci si possa liberare della paura del Coronavirus entro l’estate. Dopo più di un mese e tanti sacrifici da parte degli italiani, le misure restrittive cominciano a dare i primi risultati e segni di miglioramento. Il segnale più lampante secondo Massimo Galli è la pressione sul Pronto Soccorso, notevolmente diminuita nel corso di questa settimana.

Tuttavia non bisogna abbassare la guardia, perché, seppur la minaccia del virus dovesse essere scongiurata per i mesi caldi, resta il pericolo di una seconda ondata.

Le speranze di Massimo Galli

Il professor Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, è stato raggiunto da Il Fatto Quotidiano. Sulla base di quanto detto da Ranieri Guerra, direttore dell’OMS, anche Galli ha detto la sua. Le parole di Guerra sono state: “Siamo ad un passo da una prospettiva di vittoria. Proprio per questo dobbiamo serrare le fila“.

Ed è d’accordo l’infettivologo, che addirittura vede uno spiraglio di luce per quest’estate. “Mi auguro che ci si possa liberare del virus entro la prossima estate. Qualche buon segnale lo si intravede, a partire dalla minore pressione sui Pronto soccorso che per me è decisiva“.

Necessario non adagiarsi

I buoni risultati, però, devono essere un ulteriore sprone a fare ancora meglio. Proprio perché stiamo centrando l’obiettivo, non bisogna adagiarsi, altrimenti tutto quello fatto fino ad ora potrebbe crollare miseramente e i sacrifici enormi sarebbero stati inutili. Infatti il professor Galli non nasconde le sue perplessità circa il pericolo di una seconda ondata in autunno. “Il rischio di una ondata di ritorno è quanto mai concreto, nulla esclude, infatti, che il virus continui a serpeggiare tra la popolazione“.

Il pericolo dunque potrebbe non essere scongiurato. “Nel caso drammatico dovessimo trovarci davanti a un nuovo focolaio sarà fondamentale dimostrare di aver imparato la lezione. E dunque dovremo subito circoscrivere il focolaio segnando a uno a uno tutti i contatti“. Potrebbe inoltre presentarsi la possibilità di nuovi contagi. “Dipenderà dalla capacità di spegnere questi fuochi“. Per fortuna le misure prese fino ad ora si sono mostrate risolutive. “Il distanziamento sociale sta producendo gli effetti sperati. L’uscita però sarà lenta e su questo dovremo riorganizzare la ripresa”.

Ultimo Aggiornamento: 10/04/2020 11:34