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Chi è Ciriaco De Mita: dalle origini alla carriera politica

Pubblicato: 15/04/2020 13:30

Le prime battute dell’aprile 2020 di Ciriaco De Mita, nome tra i più celebri della politica italiana, coincidono con la notizia del suo ricovero in ospedale, per un malore della cui entità non sarebbe emerso molto. Chi è l’ex premier? Dalle origini a Palazzo Chigi, il ritratto di una carriera in continuo fermento.

Chi è Ciriaco De Mita: la biografia

La biografia di Ciriaco De Mita, ex leader della sinistra democristiana, affonda le radici in un piccolo paese dell’Alta Irpinia: Nusco, in provincia di Avellino. È questo il nome del comune in cui è nato, il 2 febbraio 1928, e in cui risiede e che per due volte (con secondo mandato consecutivo all’esito delle amministrative 2019) lo ha visto in carica come sindaco.

Una rielezione arrivata allo scoccare dei suoi 91 anni, dopo una carriera politica in cui non sono mancati il prestigioso ruolo di Presidente del Consiglio e un peso specifico di innegabile caratura nelle vicende politiche del Paese.

Nato in una famiglia modesta, il padre sarto in Irpinia e la madre casalinga, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza alla Cattolica di Milano e per un certo periodo ha lavorato come consulente legale. Ciriaco De Mita ha sposato Anna Maria Scarinzi nel 1958, e la coppia ha avuto 4 figli: Giuseppe, Antonia, Floriana e Simona.

Le tappe chiave in politica

Per anni, De Mita è stato segretario della Democrazia Cristiana e non ha mai abbandonato la via della politica (tanto da essere definito un “immortale” della materia”), arrivando al ruolo di premier (1988-1989) incaricato di formare un governo dall’allora Presidente Francesco Cossiga.

Per 4 volte è stato ministro e il suo nome è legato alla storia repubblicana anche per essere stato deputato, europarlamentare e, a 28 anni (nel 1956), al suo primo incarico di consigliere nazionale della Dc. È lui, come riporta Ansa, lo “scopritore” di Romano Prodi e Sergio Mattarella.

La fine del suo governo – nato il 13 aprile 1988 e sostenuto dalle cinque punte del cosiddetto “pentapartito” (democristiani, socialisti, repubblicani, socialdemocratici e liberali) – e gli attriti interni al partito, hanno segnato il suo ritratto di uomo dell’opposizione in seno alla Dc, in aperta antitesi con l’asse Craxi – Andreotti – Forlani (il cosiddetto “CAF”).

Ciriaco De Mita è stato uno dei pochi politici a uscire indenni dal sisma scatenato dall’inchiesta Mani Pulite, la stessa che poi avrebbe travolto Bettino Craxi (storico segretario del Partito socialista italiano poi morto in Tunisia nel 2000).

Dopo le dimissioni dall’incarico di presidente della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali (nel 1993, ruolo poi passato a Nilde Iotti) e in un momento di particolare fermento nel cuore pulsante della Dc, Ciriaco De Mita ha virato sul centrosinistra aderendo prima al Partito popolare italiano e poi all’Ulivo. Nel 2002, De Mita è stato fra i sostenitori dell’ingresso della Margherita nel Partito Democratico.

Nel 2014, a 86 anni, De Mita si è candidato alla carica di sindaco nel paese che gli ha dato i natali, Nusco, eletto nella lista dell’Unione di Centro. Nel 2017 ha lasciato l’UdC e ha fondato un movimento con il nipote, Giuseppe De Mita, L’Italia è Popolare. Ricandidatosi alle comunali a Nusco, è stato eletto nuovamente primo cittadino, con mandato avviato il 26 maggio 2019.

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2020 13:32