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Coronavirus, Trump interrompe fondi all’Oms: “Ritardi costati vite umane”

Pubblicato: 15/04/2020 08:40

La frattura era nell’aria e, puntuale, è arrivata con la durissima linea di Donald Trump contro l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nei giorni scorsi aveva platealmente accusato di un accento “sinocentrico” (l’aveva definita come “molto centrata sulla Cina“). Dalle parole, il tycoon passa ai fatti e sospende i finanziamenti all’Oms.

Trump: stop ai fondi per Oms

Il Presidente sta interrompendo il finanziamento per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre viene condotta una revisione per valutare il ruolo dell’Oms nella cattiva gestione dell’epidemia di Coronavirus“.

Stringato e durissimo, l’intervento di Donald Trump sul taglio ai fondi per l’Oms, annunciato solo pochi giorni fa, è arrivato con un tweet che ha tutto il sapore di una storica frattura tra gli Stati Uniti e l’Organizzazione.

Il nodo gordiano è la gestione dell’emergenza Covid-19 e quelli che, secondo il tycoon, sarebbero stati dei compromettenti ritardi che avrebbero causato la “perdita di vite umane“.

Lo scorso 8 aprile, il direttore generale Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, era intervenuto nell’arena degli attriti sostenendo che tutto il possibile era stato fatto fin dal 5 gennaio scorso, data in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità avrebbe “informato tutti gli Stati dell’epidemia“. Parole che, evidentemente, non sarebbero bastate a placare la rabbia di Trump fino all’infausto epilogo nei rapporti.

Ha fallito, ritardi costati vite umane

Secondo quanto dichiarato dal Presidente Usa, l’Oms avrebbe “fallito nell’ottenere tempestive informazioni sul Coronavirus” e questo giustificherebbe una dura presa di posizione in merito ai fondi destinati all’Oganizzazione (che, riporta Ansa, il tycoon ha sottolineato aggirarsi intorno ai 500 milioni di dollari l’anno).

La situazione americana sul fronte dell’emergenza Covid-19 preoccupa: nelle ultime 24 ore si sarebbero registrati oltre 2.200 decessi e i casi segnalati ormai avrebbero superato i 600mila, con un totale di 25.575 vittime al 14 aprile scorso. “L’Oms – ha aggiunto Trump nel suo discorso – ha dato informazioni false sul Coronavirus: i suoi ritardi sono costati vite umane“.

Le reazioni contro il tycoon

La presa di posizione dell’amministrazione Trump ha trovato un tappeto fitto di reazioni contrastanti nel suo percorso di separazione (temporanea?) dalla linea dell’Oms.

Una delle prime critiche all’azione del tycoon sarebbe arrivata dal Democratic National Committee, come riportato dall’Ansa: “Nel mezzo di una pandemia globale, Trump vuole fermare i finanziamenti all’organizzazione incaricata di combattere le pandemie. È pronto a mettere la salute a rischio per cercare di scaricare la colpa dei suoi fallimenti“.

Altrettanto incisivo il commento della speaker della Camera, Nancy Pelosi, che avrebbe parlato di incompetente reazione” del Presidente davanti a una crisi di enorme portata come quella del Coronavirus, definendo la sua decisione “un disastro che mette a rischio le vite degli americani“.

Questa la sintesi di quanto Pelosi avrebbe messo nero su bianco, in una lettera indirizzata ai democratici. Al suo interno non mancherebbe un crudo ritratto di Trump: “È debole, un leader scarso che non si assume responsabilità. Un debole che scarica le colpe sugli altri“.

Una crisi nella crisi, dunque, che dall’asse internazionale si sposta a quello interno a pochi mesi dalle attese presidenziali. “Non è il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell’Oms o di qualsiasi altra organizzazione umanitaria nella lotta contro il coronavirus“, queste le parole di Antonio Guterres, segretario generale Onu che invita alla cooperazione.

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2020 09:19