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Coronavirus, il 18enne Mattia dimesso: le prime parole dopo la lotta

Pubblicato: 16/04/2020 12:37

Dopo la grande paura, il messaggio alla madre prima del coma farmacologico, “Non ti lascio sola“, e il risveglio che ha restituito speranza all’Italia intera, il giovane Mattia, 18enne ricoverato per Covid-19, sarebbe stato dimesso. Lo rivela l’Ansa, che riporta le prime parole del “guerriero” che non ha mai smesso di combattere.

Mattia dimesso dopo la lotta contro il Covid-19

La notizia è bellissima e rimbalza su tutte le testate nazionali: Mattia, il 18enne finito in terapia intensiva a lottare contro il Covid-19 a Cremona, ce l’ha fatta. Dopo il risveglio dal coma, è arrivato il momento di lasciare l’ospedale e sarebbe stato già dimesso.

Lo rivelano, tra gli altri, Ansa e Corriere della Sera, secondo cui il ragazzo, prima di essere intubato, aveva scritto un dolcissimo messaggio alla madre: “Stai tranquilla, non ti lascio sola“.

Parole cariche di coraggio e speranza che suonavano come una promessa, una luce in fondo all’abisso della paura per le sue condizioni e che oggi, davanti alla più bella e recente novità che lo riguarda, può dirsi mantenuta.

Le prime parole del 18enne

Il 18enne avrebbe accennato un piccolo racconto della sua esperienza che oggi viene riportato dall’agenzia di stampa e da diversi quotidiani. “Quando mi sono svegliato in terapia intensiva e mi sono reso conto – avrebbe dichiarato Mattia -, ho pensato che avevo superato una bella lotta ma che dovevo lottare ancora un po’“.

Il giovane non avrebbe nascoso la paura provata prima di essere intubato, prima di chiudere gli occhi per affidarsi alle mani di medici e infermieri che lo hanno accompagnato in ogni istante del suo viaggio più difficile. “All’inizio lo avevo sottovalutato e non pensavo arrivasse a questo livello“, avrebbe infine aggiunto riguardo l’entità della malattia.

Il saluto alla madre dopo il risveglio

Mattia era stato ricoverato lo scorso 16 marzo, e da qualche giorno ha ripreso la sua vita a piccole dosi prima del ritorno a casa. Poco dopo il risveglio dal coma farmacologico, aveva salutato la madre con una videochiamata dall’ospedale di Cremona che lo ha seguito.

La donna, ai microfoni del Corriere della Sera, aveva raccontato le emozioni di quel momento e quella frase rivolta al suo ragazzo coraggioso: “Sei un guerriero, abbiamo lottato senza mai mollare e ora stiamo vincendo questa partita“.

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2020 12:56