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Morto Luis Sepúlveda, da Maurizio Costanzo raccontò della sua infanzia

Pubblicato: 16/04/2020 21:39

Oggi il mondo della letteratura e in generale della cultura mondiale piange un grandissimo esponente come Luis Sepúlveda, scomparso a 70 anni a causa del Covid-19. Ricoverato assieme alla moglie, il celebre scrittore cileno si è spento dopo un mese di lotta contro il terribile Coronavirus. In passato, era stato più volte in Italia e fu anche ospite del nostro Maurizio Costanzo.

Lo scrittore torturato dal regime di Pinochet

In queste ore il mondo si sta stringendo attorno al ricordo e alla celebrazione dell’uomo Luis Sepúlveda e delle sue opere. Da più parti viene citata giustamente Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, del quale in Italia fu prodotta nel 1998 una versione animata. In quel cartone, Sepúlveda dava la voce al Poeta. Solo 2 anni più tardi, nel 2000, si ritrovò nuovamente nel nostro Paese ospite del Maurizio Costanzo Show assieme ad un’altra figura chiave degli anni ’80 e ’90, Michail Sergeevič Gorbačëv, l’ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica.

In un filmato condiviso in queste ore dagli archivi di Mediaset Play Cult, emerge un ritratto di Sepúlveda particolare raccontato dallo stesso scrittore.

Il Sepúlveda bambino che ascoltava Radio Mosca

La storia personale Sepúlveda è molto intensa: nel 1973 venne arrestato e torturato dal regime di Augusto Pinochet, in Cile. La prigionia durò 7 mesi seguiti da 8 mesi di esilio. Tanto a lungo è stato separato dalla moglie Carmen Yáñez, che assieme a lui ha condiviso la malattia del Covid-19, riuscendo però a sconfiggerla.

Prima di tutto questo, però, prima de La Gabbianella e il Gatto, de Il vecchio che leggeva romanzi d’amore e Il mondo alla fine del mondo, esisteva il Sepúlveda bambino che ascoltava Radio Mosca. Questo raccontò a Gorbačëv e a Maurizio Costanzo nell’ospitata: “Ero parte di una generazione che sognava una società più giusta, la società socialista. Per conseguirlo, abbiamo sempre avuto la solidarietà del popolo sovietico“, raccontò. “Da bambino ascoltavo Radio Moscadisse lo scrittore cileno – per me era una dimostrazione che la mia idea era viva“.

L’aneddoto raccontato al Maurizio Costanzo Show

Nella passaggio condiviso da Mediaset, lo scrittore scomparso oggi a 70 aveva condiviso un aneddoto da un suo viaggio a Mosca, raccontato con la capacità descrittiva tipica dei grandi narratori. “Ero in una strada di Mosca, ho trovato un mercato: gente che vendeva tutto. C’era una vecchia signora che non vendeva frutta, ma la sua intimità: medaglie del lavoro, fotografie della guerra“, raccontò Sepúlveda.

Poi continuò, per il pubblico dell’MCS: “Era una storia tristissima: questa vecchia signora era una meccanica di uno squadrone di piloti nella II Guerra Mondiale. Ha lottato contro la bestia nazista per tutti noi ed era l’ultima sopravvissuta di un gruppo di 16 donne, le Rose Bianche di Stalingrado, terrore dell’aviazione nazista.”

Infine, la domanda per l’ex segretario dell’URSS, evidentemente ammirato dallo scrittore: “Cosa possiamo fare tutti noi per aiutare il popolo russo a recuperare la sua dignità? Non è possibile che sia in vendita in un mercatino nelle strade di Mosca“. Un aneddoto che trasmette la passione e il credo che hanno mosso le sue parole per decenni, di cui ora sentiremo la profonda mancanza.

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2020 21:40