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È morto lo scrittore Luis Sepúlveda, era positivo al Coronavirus

Pubblicato: 16/04/2020 11:08

È morto lo scrittore Luis Sepúlveda. La notizia è di questi minuti e sta rimbalzando in tutto il mondo. I primi di marzo era positivo al Coronavirus. Lo scrittore cileno era residente in Spagna, e anche la moglie Carmen Yáñez era risultata positiva. Sepúlveda ci lascia a 70 anni.

I primi sintomi

Sepúlveda aveva partecipato al festival Correntes d’Escritas a Póvoa de Varzim, in Portogallo, e dopo 2 giorni aveva cominciato a manifestare i primi sintomi della malattia. Lo scrittore de Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare era ricoverato in un ospedale di Oviedo, nelle Asturie. Sepúlveda aveva mostrato i primi sintomi il 25 febbraio e si era rivolto per la prima volta a un medico il 27 febbraio, che ne aveva disposto il ricovero nell’unità di sorveglianza intensiva dell’ospedale Covadonga di Gijón per una sospetta polmonite.

Sua moglie ormai da due settimane era risultata negativa ai test. Qualche settimana fa, la Yáñez aveva smentito che Sepulveda fosse in coma e aveva precisato che lo scrittore non era in fin di vita.

Il successo letterario di Sepúlveda

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Un nome da torero, L’ombra di quel che eravamo sono solo alcuni degli indimenticabili capolavori dello scrittore cileno scappato durante la dittatura di Pinochet. Infatti, nel 1973, con il colpo di stato di Augusto Pinochet, viene prima arrestato e poi torturato. Per 7 mesi resta imprigionato fino a quando Amnesty International ne ottiene la liberazione. Sepulveda viene esiliato per 8 anni e inizia a viaggiare per il mondo.

Il mondo si è fermato a causa della pandemia da coronavirus. Proprio in questo periodo, lo scrittore cileno sarebbe dovuto venire in Italia. Poi in Italia è scoppiata l’epidemia e successivamente anche il lockdown.

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2020 11:50