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Coronavirus, 150mila morti nel mondo. Record decessi Usa, ma Trump è ottimista

Pubblicato: 18/04/2020 11:29

I numeri del Coronavirus continuano a crescere senza sosta. Oltre 2 milioni e 250mila casi in tutto il mondo, di cui più di 154mila morti. In Cina registrati nuovi 27 casi, ma nessun decesso. Oltre 3600 nuovi casi in Germania, ma la situazione più preoccupante arriva d’Oltreoceano. Solo questo giovedì, gli Stati Uniti hanno registrato un nuovo triste record negativo di decessi: più di 4.500 in un solo giorno. E mentre il presidente Donald Trump punta dritto alla ripartenza dell’America, montano le ribellioni in piazza contro il lockdown. Intanto, l’Oms lancia l’allarme sulla situazione in Africa.

Usa, 4.500 morti in 24 ore

Gli Stati Uniti continuano ad ampliare la distanza con il resto del mondo, guidando una classifica che ogni giorno diventa sempre più negativa. Degli oltre 2 milioni e 250mila casi in tutto il pianeta, gli Usa di Trump hanno infatti registrato per il momento più di 706mila casi di Coronavirus, secondo i dati più aggiornati della Johns Hopkins University. La distanza dalla Spagna (190mila) e dall’Italia (172mila), al secondo e al terzo posto, è netta. I decessi confermati per il momento sono 31.456 solo negli Stati Uniti, su un totale mondiale di 154.291. In sole 24 ore sono infatti decedute per Coronavirus 4.591 persone, riporta il Wall Street Journal. Ma dalla Casa Bianca continuano ad arrivare dichiarazioni ottimistiche: “Molti meno morti del previsto. Siamo molto vicini al vedere una luce splendente alla fine del tunnel“, ha dichiarato Trump in conferenza stampa.

L’ottimismo di Trump: “Bisogna riaprire tutto”

Alla luce di questo spirito ottimista, il presidente a stelle e strisce ribadisce fortemente la sua intenzione di riaprire tutto il prima possibile. “Gli Usa ripartiranno in un futuro vicino e andrà bene come mai prima d’ora. Lo spero veramente“, ha dichiarato in conferenza stampa. Dopo l’attacco di pochi giorni fa all’Oms e la decisione di sospenderne i fondi americani, Trump ha poi sottolineato ancora i suoi dubbi sulla versione ufficiale della Cina. Secondo The Donald, ci sono troppi lati oscuri sull’origine del virus, e i numeri forniti dalla Repubblica Popolare non sarebbero veritieri. Il presidente ha poi difeso i ribelli che hanno protestato nelle piazze americane, dalla Virginia al Michigan, contro le misure di lockdown troppo restrittive. In migliaia hanno sfilato, molti senza mascherine e armati, sventolando le bandiere americane e difendendo la posizione di Trump di riaprire tutto e far ripartire l’America.

Allarme in Africa

La situazione rischia di diventare sempre più drammatica anche nel continente africano. In Nigeria è deceduto il capo di gabinetto del presidente Muhammadu Buhari. Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha nel mentre lanciato l’allarme: “Nell’ultima settimana i casi confermati di coronavirus in Africa sono aumentati del 51% e il numero delle morti accertate del 60%”, ma in mancanza di kit per i test “è verosimile che i numeri siano più alti“. Secondo le stime dell’Uneca, la Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Africa, solo il 34% della popolazione africana ha la possibilità di lavarsi le mani regolarmente, e il 56% vive in zone marginali e senza servizi di base. Senza l’adozione di strumenti per arginare la diffusione del coronavirus, le vittime in Africa rischiano di essere tra le 300mila e i 3,3 milioni di persone.

La situazione Coronavirus nel resto del mondo

In Europa, la Germania ha registrato 3.609 nuovi casi nelle ultime 24 ore, secondo le stime del Robert Koch Insitut. Il totale ha toccato quota 141mila e 4mila vittime. Ma gli Stati più colpiti del Vecchio Continente restano l’Italia (172mila casi e quasi 23mila morti) e la Spagna (quasi 191mila contagi e 20mila decessi), seguite dalla Francia, che è a un passo dalla soglia dei 150mila casi e piange oltre 18mila morti. Il Brasile, intanto, con i suoi 32mila casi e 2mila morti, conta oltre un terzo dei malati di Coronavirus di tutta l’America Latina, che si avvicina pericolosamente ai 100mila positivi. L’India ha registrato oltre 14mila casi. La Cina, da dove tutto ha avuto origine, ha registrato nelle ultime ore 27 nuovi casi, ma fortunatamente, nessun nuovo decesso legato al virus.