L’incendio che sta devastando la foresta primordiale intorno alla centrale nucleare di Chernobyl sembra non avere fine. Nonostante una pallida speranza riposta nelle piogge dei giorni scorsi, la foresta continua a bruciare, i livelli di radiazioni si alzano e Kiev ha paura.
Per domare le fiamme sono al lavoro 400 vigili del fuoco, 100 autobotti, due elicotteri e 3 Canadair.
Continuano gli incendi nella foresta di Chernobyl
È GreenPeace Russia a seguire da vicino la preoccupante questione e, con un recente post pubblicato sul profilo Facebook ufficiale, ha reso noto che l’incendio è ancora in corso.
“La situazione incendio nelle aree occupate della centrale nucleare di Chernobyl sta nuovamente peggiorando” si legge, “Le piogge hanno fermato l’incendio solo per un giorno”. Nel post è spiegato che nella notte tra il 16 e il 17 aprile le fiamme hanno ripreso vitalità sviluppando nuovi focolai. Dal 3 aprile ad oggi, l’incendio ora copre un’area di 40mila ettari.

L’incendio ha raggiunto Pripyat
L’incendio è stato ampiamente documentato dall’alto da una ripresa firmata dall’agenzia stampa Global News e mostra uno scenario apocalittico. Intanto cresce la paura per le radiazioni; il servizio delle emergenze, fin dall’inizio aveva confermato una crescita dei livelli soprattutto nella zona di esclusione. A preoccupare gli esperti di GreenPeace Russia, per voce di Rashid Alimov, responsabile dei progetti energetici, le fiamme potrebbero disperdere i radionuclidi (atomi radioattivi) che, grazie al vento potrebbero espandersi più velocemente.
Le fiamme, secondo il tour operator Yaroslav Yemelianenko (del comitato consultivo pubblico del servizio d’emergenza), ha confermato che il pericolo è alto. Le fiamme si stanno espandendo rapidamente e hanno già raggiunto Pripyat, la città fantasma vicinissima alla centrale e ai centri di stoccaggio di Pidlisny.

Kiev ha paura
Intato Kiev ha paura, l’aria si è fatta irrespirabile a causa dell’inquinamento, diventando, secondo i dati in possesso di Reuters, la più inquinata del mondo. I cittadini, già chiusi in casa per il Coronavirus, ora tengono le finestre sprangate.
La paura più grande resta però quella di una nuova nube tossica su tutta l’Europa, come studiato da una simulazione. Stando a quanto appreso dall’Istituto per la sicurezza nucleare e la protezione dalla radioattività francese, Institut de Radioprotection et Sûreté Nucléaire (IRSN), una prima nube ha già raggiunto la Francia durante il primo week end dallo scoppio dell’incendio. Stando ai primi dati però, la radioattività è bassa, ma l’allerta resta alta.