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Coronavirus, anche gli Eugenio in Via Di Gioia in prima linea con la campagna #CiboinTurin

Pubblicato: 21/04/2020 16:55

È un effetto domino cui non si conoscono tutte le tessere che cadranno. L’emergenza Coronavirus non è più solamente una “questione sanitaria”: l’epidemia che sta imperversando l’Italia e il mondo sta portando alla luce, giorno dopo giorno, i fronti di una guerra che si combatte talvolta nelle mura di casa, lottando contro gli effetti negativi dell’isolamento sociale, talvolta sul luogo di lavoro con attività che faticano a vedere un futuro e una ripartenza e talvolta anche a tavola dove persino il cibo inizia a scarseggiare.

Tradurre l’epidemia significa parlare di disagi economici e sociali che iniziano a segnare in maniera indelebile il Paese, acuendo i problemi, depotenziando la speranza. In questo contesti si inserisce l’ennesima iniziativa lanciata dagli Eugenio in Via Di Gioia, il gruppo musicale da sempre in prima linea, e non solo con la musica, a combattere le guerre più silenziose. Intervistati da The Social Post, Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici raccontano #CiboinTurin, la campagna per ridurre l’emergenza alimentare nel capoluogo piemontese fortemente colpito dal Covid-19.

#CiboinTurin, gli Eugenio in Via Di Gioia in campo per l’emergenza alimentare

Scindere la filosofia degli Eugenio in Via Di Gioia dall’attenzione per le tematiche ambientali e sociali significherebbe, di per sé, fare a brandelli la loro musica. Dalla campagna crowfunding Lettera al prossimo – come una loro canzone – per piantare alberi in Trentino, devastato dalla tempesta Vaia nell’ottobre del 2018, all’attuale #CiboinTurin, la campagna a sostegno del Comune di Torino, della Croce Verde, della Consulta per le persone in difficoltà, del Banco Alimentare, della Caritas e dei Servizi Sociali. Un vero e proprio invito a donare fondi al Comune sì da permettere la distribuzione, a domicilio, di beni di prima necessità come prodotti alimentari ma anche farmaci, a chiunque ne abbia bisogno.

eugenio in via di gioia post instagram
Il post degli Eugenio in Via Di Gioia pubblicato su Instagram. Fonte: Instagram

Come partecipare alla campagna #CiboinTurin

Come si legge nel comunicato stampa diffuso dalla band, la call to action è rivolta a tutti coloro che si trovano nella posizione di poter aiutare attraverso una donazione “tramite IBAN al Comune di Torino – Fondo Solidarietà Covid-19 — IBAN IT69L0200801033000104431330 con la causale: “Torino Solidale art. 66 dl 18/2020“. La donazione può avvenire anche direttamente dalla piattaforma Lettera al Prossimo e, come viene specificato: “Tutti i fondi raccolti dalla piattaforma saranno integralmente versati sul conto di Torino Solidale, il progetto della Città di Torino per aiutare le persone in difficoltà a fare la spesa e a procurarsi beni di prima necessità“.

Guarda il video:

Coronavirus, la quarantena degli Eugenio in Via Di Gioia

Intervistati da The Social Post, abbiamo voluto chiedere alla band di raccontarci come stanno affrontando e vivendo, da musicisti e non solo, la quarantena forzata ai tempi del Covid-19.

Parlateci di #CiboInTurin, come funziona la campagna e come può partecipare ognuno di noi?

#CiboinTurin nasce dall’emergenza alimentare che ormai a Torino è diventata importante. Noi eravamo soliti andare in giro a suonare e trovare in ogni luogo delle persone che, oltre a venirci a sentire, ci donavano il loro cibo da poter mangiare poi tutti insieme in condivisione. Oggi vogliamo che sia il contrario: attraverso una raccolta fondi sulla nostra piattaforma di “lettera al prossimo” si potrà fare una donazione per portare del cibo a quelli che ne hanno più bisogno. Tutto questo anche grazie ai tanti partner che sono corsi in aiuto: Comune di Torino, Coldiretti Piemonte, Croce Verde, Eataly e Molecola. Tutti quanti possiamo dare una mano con una donazione e aggiungere un posto a tavola. Un posto che poi farà parte di una cena virtuale con tutti quelli che doneranno 5 euro o anche più.

Come state vivendo queste settimane in quarantena per il Coronavirus, come sono le vostre giornate?

Cerchiamo il più possibile di adattarci a questa nuova normalità affrontando le giornate con lo spirito di sempre. Eravamo abituati a lavorare insieme nel nostro ufficio da mattino a sera, tutti i giorni. Così ogni giorno ci teniamo aggiornati, ognuno dal proprio pc, dedicandoci alla creazione di nuovi contenuti, a progettare nuove iniziative e a scrivere nuovi brani. Oltre al lavoro, cerchiamo di tenerci in forma con un po’ di esercizio fisico e ci trattiamo bene preparando ottime prelibatezze facendo a gara per chi cucina meglio. Ci video-chiamiamo spesso anche per fare il punto sulle varie attività e ci diciamo quanto siamo ingrassati o dimagriti. Insomma è quasi tutto uguale tranne la vicinanza fisica.

Quali sono i maggiori disagi che avete riscontrato durante la quarantena e quali gli aspetti positivi che, secondo la vostra sensibilità artistica, non dovremo dimenticare in futuro?

I disagi così come gli aspetti positivi di questo periodo di Coronavirus non sono che lo specchio amplificato della vita del nostro tempo. Un sistema economico fragile e disequilibrato ha, da una parte, messo in luce la precarietà della ricchezza e del mercato, dall’altra riesumato la paura e la povertà estreme. Il rovescio della medaglia come tutti sappiamo è che la chiusura degli apparati produttivi ha riportato temporaneamente il nostro pianeta a respirare e la reclusione in casa ha costretto i nostri ritmi frenetici a rallentare. Ho usato la parola “temporaneamente” perché il colpo di coda di una ripartenza affannosa potrebbe annullare gli aspetti positivi e accentuare i forti disagi. Se vogliamo però vedere un po’ di luce a lungo termine al fondo di questa galleria. La grande crisi genererà un grado di consapevolezza maggiore e una volontà rinnovata di pensare a un nuovo modello economico e sociale globale.

Prima gli alberi piantati in Trentino, ora la campagna per l’emergenza Coronavirus: trasformerete anche questa esperienza in musica?

Il nostro legame con le problematiche e i temi attuali sono sempre stati ispirazione per le nostre canzoni, cercando sempre di stimolare il senso critico dell’ascoltatore. Ad un certo punto, nel caso di Lettera al prossimo, abbiamo deciso di stimolare più in profondità, attraverso un gesto concreto: la piantumazione di una foresta. L’esperimento è andato a buon fine e da lì ci siamo resi conto di quanto fosse possibile concretizzare qualcosa da molti considerato immateriale come la musica. Crediamo che chiunque abbia un seguito e che in qualche modo possa influire sulle coscienze delle persone tracciando il solco di un percorso verso il cambiamento di positività nel cambiamento. Canzoni sui beni di consumo ne sono già nate, come All you can eat o Pam, chissà che non ne nasceranno ancora.

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Senza troppi giri di parole. Siamo in emergenza alimentare. . . Unitevi a noi, con la città di Torino, Coldiretti Torino, Coldiretti Piemonte, Croce Verde, Eataly Torino e Molecola. Insieme possiamo fare la differenza. . Il comune ha già il suo Iban di riferimento. . Da domani anche sulla nostra piattaforma “Lettera al prossimo” sarà possibile donare un po’ di bene per aggiungere un posto a tavola! . #aggiungiunpostoatavola #cibointourin #letteraalprossimo #torino #emergenzaalimentare #covi̇d19 . @cittaditorino @chiara_appendino @croceverdetorino @coldirettitorino @campagna_amicapiemonte @eatalytorino @molecolaitalia @goodnessfactory @libellulapress @cpdconsulta . Donazioni tramite IBAN al Comune di Torino – Fondo Solidarietà Covid-19 — IBAN IT69L0200801033000104431330 con la causale: “Torino Solidale art. 66 dl 18/2020”

Un post condiviso da Eugenio in Via Di Gioia (@eugenioinviadigioia) in data:

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2020 20:08