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Claudio Amendola: “Mi sono rotto i co***oni di sentirmi dire che andrà tutto bene”

Pubblicato: 23/04/2020 20:21

Intervistato da Radio Capital alla trasmissione Circo Massimo, Claudio Amendola racconta la sua quarantena e rivela che è pronto a scaricare l’app “Immuni”.

L’attore e regista, come tutti, è obbligato alla quarantena in questo periodo di emergenza sanitaria. Tuttavia nonostante si cominci a profilare in un futuro imminente la tanto attesa fase 2, Amendola ha un approccio molto realista, che tende a tenere la guardia ancora molto alta e per ancora molto tempo. E così Claudio ai microfoni della radio sbotta: “Mi sono rotto i co***oni“.

Pronto a scaricare l’app “Immuni”

Si parla molto in questi giorni della nuova app Immuni per il tracciamento di contagiati da Sard-CoV2 in Italia. E in alcuni casi è stata anche oggetto di dibattito e controversie. Molti utenti non si sono detti proprio entusiasti di rilasciare i propri dati sensibili, prerogativa a quanto pare necessaria per l’utilizzo dell’applicazione.

Proprio sul fronte di questa polemica ha detto la sua anche Claudio Amendola, che sembra invece molto convinto dall’uso dell’app e deciso a scaricarla. “Scaricherò la app, mi sembra di aver capito che ci può dare una mano. E trovo le polemiche un pò stucchevoli” ha dichiarato l’attore. Poi ha aggiunto sprezzante: “A me dei miei dati personali non me ne frega assolutamente nulla. Cosa dovrebbero andare a vedere dei miei dati personali che io devo proteggere“.

Claudio Amendola sbotta in radio

Dopo un mese e mezzo di distanziamento sociale e rispetto delle norme anti-Covid, ora che ci avviciniamo alla tanto anelata fase 2, secondo Amendola non è motivo valido per rilassarsi.Mi sono completamente rotto i co***oni” dichiara Amendola. “Non ne posso più di sentire che andrà tutto bene. L’attore ha una visione poco ottimista. “Penso che questa fretta che abbiamo tutti purtroppo ci tornerà contro e non credo che saremo pronti per l’apertura del 4 maggio. Temo che appena ci daranno il via libera sbrodoleremo fuori dalle case in maniera incontrollata“.

La visione nera del futuro prossimo e figlia anche del realismo con cui l’attore e regista guarda alla sua categoria e del suo ritorno a lavoro. “Con le nuove norme potremmo forse riuscire a girare una scena al giorno” dice. “Ma avete visto dove giriamo noi, si può mai sanificare un capannone abbandonato dove si gira l’inseguimento di una fiction” fa l’esempio. Insomma, secondo il suo punto di vista siamo ben lontani da un ritorno alla normalità.

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