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Coronavirus e Fase 2: i vescovi contro il Governo sul no alle messe

Pubblicato: 27/04/2020 10:29

Ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato a parlare dell’emergenza coronavirus durante una conferenza stampa. I dettagli sulla Fase 2 hanno riguardato anche la possibilità di ripartire anche con i riti religiosi. Per il momento resta il no alle messe e più in generale tutte le cerimonie civili e religiose anche se, con un allentamento delle misure di lockdown, saranno consentite le cerimonie funebri dal 4 maggio. Queste dovranno svolgersi preferibilmente all’aperto, e potranno partecipare i parenti fino ad un massimo di 15 persone.

La risposta della Cei

Dopo il discorso di Conte, la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha diramato una nota in cui sottolinea come queste siano decisioni contro la libertà di culto. “I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale“, hanno detto.

La Cei ricorda poi le parole della scorsa settimana del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in cui aveva anticipato una possibile riapertura alle celebrazioni, soprattutto ai funerali. Nel discorso di ieri sera, Conte ha chiarito quindi il sì ai funerali, ma il no alle celebrazioni: “Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo“, spiegano.

“Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità – dare indicazioni precise di carattere sanitario – e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia”

La risposta del Governo

Dopo la nota della CEI, la Presidenza del Consiglio ha detto di aver preso atto della comunicazione e conferma però quanto detto dal Presidente Conte durante la conferenza di ieri. Chiariscono però che nei prossimi giorni verrà discusso un nuovo protocollo che consenta di riprendere la partecipazione ai riti religiosi nella massima sicurezza, rivela Ansa.