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Coronavirus, retrofront sulle messe: si va verso il sì, ma solo all’aperto

Pubblicato: 28/04/2020 21:23

Dopo l’annuncio delle misure per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, in Italia si sono accesi numerosi dibattiti. Tra questi, quello con la Conferenza Episcopale Italiana, che a gran voce ha richiesto che venga permesso di celebrare di nuovo le messe. A nulla sembra servito il monito di Papa Francesco: alcune fonti riportano che il Governo avrebbe pronto un protocollo per permettere le funzioni religiose.

La dura protesta dei vescovi italiani

I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto“, con queste parole si è accesa la miccia delle proteste. La Fase 2 preannunciata da Conte e che avrà inizio il 4 maggio, permetterà i funerali per un massimo di 15 persone, ma non messe o altri riti. Una norma contro cui si è scagliata la CEI, chiedendo che venga permessa la libertà di culto ai fedeli.

Nel suo giro di visite in Lombardia iniziato ieri sera, Giuseppe Conte si è detto dispiaciuto per il parere contrario della CEI e annunciato che ci sarebbe stato un tavolo di lavoro per stabilire un protocollo.

Ok alle messe all’aperto, dall’11 maggio

Secondo quanto appreso da alcune fonti di governo, Adnkronos ha riportato che all’indomani delle proteste di una parte della Chiesa, il Governo sarebbe già pronto a fare marcia indietro sulle messe. Come riportato, l’ipotetico protocollo autorizzerebbe la celebrazione delle messe, ma solo all’aperto per evitare assembramenti.

Questa norma, che sarebbe al vaglio e che pertanto non ha ancora nessun riscontro ufficiale, sarebbe valida a partire dall’11 maggio. Inoltre, viene riportato che per evitare che si radunino troppe persone insieme, verrebbe permesso di celebrare le messe di lunedì, anziché domenica. Piano piano, poi, dovrebbero riprendere anche le altre cerimonie come matrimoni e battesimi.

Papa Francesco appoggia l’operato di Governo

In questo dibattito tra CEI e Governo, è intervenuto anche Papa Francesco. Il Pontefice però ha sorprendentemente preso le parti delle istituzioni italiane, invitando alla prudenza. Stando a quanto riportato da numerose fonti, durante la messa in Santa Marta Bergoglio avrebbe detto: “In questo tempo nel quale si cominciano ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni“.

La questione quindi rimane aperta: sulla sua pagina Facebook, il giornalista Andrea Scanzi ha riportato un sondaggio di Demopolis, secondo il quale l‘81% degli italiani sarebbe concorde con il no alle messe. Il Governo sembra però incline ad accontentare i vescovi e permettere riti religiosi.