Vai al contenuto

Coronavirus, Fase 2: movida, risse e assembramenti in tutta Italia, nonostante i rischi

Pubblicato: 24/05/2020 13:34

229.327 contagi. 32.753 morti. Questi sono i numeri spaventosi della pandemia in Italia. Una situazione drammatica, che ha messo in ginocchio la nostra sanità e la nostra economia. Ma l’enorme sforzo compiuto da medici e infermieri e 2 mesi di lockdown per contenere il contagio sembrano già dimenticati. Almeno, è quello che emerge dalle foto della movida scattate durante questo weekend di fine maggio. Migliaia di persone hanno affollato le strade e le piazze d’Italia, da Milano alla Sardegna, da Torino a Bari. Come se l’emergenza fosse finita. O peggio, come se non ci fosse mai stata.

Lo sfogo dell’anestesista di Milano: “Siete cretini”

Faccio l’anestesista rianimatore per tutti, belli e brutti, bianchi e neri, grandi e piccoli, Italiani e stranieri, insomma non si guarda (giustamente) in faccia a nessuno. Ma non faccio l’anestesista rianimatore per i cretini”. È il duro sfogo su Facebook del milanese Carlo Serini, dopo aver visto le immagini scattate nella sua Milano durante il fine settimana. “Cari cretini, non chiedeteci ancora di rivedere e rivivere i tre mesi appena trascorsi, a causa del vostro cretinismo. Io sono in terapia del sonno per sedare incubi, insonnie e risvegli dopo tre mesi in un ospedale Covid. E voi che cazzo fate? L’aperitivo. Cretino è una diagnosi (e oggi arriva gratis), non un insulto”. Dopo che sono stati chiamati eroi, dopo le decine di morti in corsia, il personale sanitario non riesce a capacitarsi della noncuranza delle migliaia di persone che rischiano in questo modo di vanificare tutti i sacrifici fatti finora.

Provvedimenti anti-movida in Lombardia

Attilio Fontana, governatore della Lombardia, la regione italiana più colpita dal coronavirus, si scaglia contro la movida incontrollata. Su Facebook scrive: “Come ho più volte ribadito, Regione Lombardia è pronta a intervenire, anche con nuove restrizioni, per evitare che tutto il lavoro svolto fin qui grazie alla buona volontà della maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti. Dopo aver visto nelle ultime ore le foto, i video e le notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi mi appello ai Prefetti e ai Sindaci della nostra regione affinché usino, dove serve, il massimo del rigore”. Il sindaco bresciano Emilio Del Bono ha già preso provvedimenti, stabilendo un coprifuoco e limitazioni anti-assembramento. Anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha adottato misure analoghe. Infine, pure il regista Gabriele Muccino documenta su Twitter i grandi assembramenti nel capoluogo lombardo: “Qui Milano. Abbiamo un problema”.

Savona e Torino: in migliaia invadono il centro città

Scene tristemente simili si sono registrate anche in Liguria, in particolare a Savona. Il governatore ligure Giovanni Toti tuona su Twitter: “La nostra regione sta ripartendo e non possiamo permetterci di tornare al punto di partenza per colpa dell’indifferenza di alcuni o del comportamento da idioti di altri. Mi aspetto responsabilità da parte di tutti. Ognuno può e deve fare la sua parte. Così non va bene”. Analogamente, giovani e non hanno preso d’assalto le piazze e vie del centro a Torino. Centinaia, migliaia di persone dentro e fuori da bar e ristoranti, senza rispetto per la distanza di sicurezza e tantissimi con le mascherine abbassate. L’appello del premier Giuseppe Conte del 21 maggio sembra caduto nel vuoto: “Se il peggio è alle spalle, in questa fase resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza. Non è il tempo dei party, della movida e degli assembramenti”.

Risse, assembramenti e spazzatura al Sud

Il primo weekend dopo il lockdown ha purtroppo registrato scarso rispetto delle norme di sicurezza anche al Centro-Sud. Critico il governatore dell’Emilia-Romagna Bonaccini, a Skytg24: “Ho visto assembramenti anche in città, anche nel capoluogo della nostra regione. Non vorrei che per qualche irresponsabile i sacrifici venissero vanificati“. A Bari i controlli sono stati intensificati dopo i primi blitz e le prime sanzioni per gli assembramenti nel centro città. A Pescara e a Perugia la grande folla di giovani ha presto dato vita ad alcune maxi risse. Migliaia di persone hanno invaso il lungomare di Napoli, bloccando il traffico fino alle 4 del mattino. Alcuni testimoni hanno raccontato all’Ansa di “Follia collettiva”. Ad Alghero, come in tante altre città, bottiglie e rifiuti in abbondanza sono il triste lascito di queste notti di baldoria scellerata. Da #Andràtuttobene a “Qui abbiamo un problema” è un passo.

Ultimo Aggiornamento: 25/05/2020 10:48