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Coronavirus, Alberto Angela elogia l’Italia: “3mila anni di storia ci hanno salvati”

Pubblicato: 17/06/2020 21:30

Il noto divulgatore scientifico Alberto Angela è una voce apprezzata nel panorama culturale e sociale italiano. Assieme al padre Piero, è stato assunto a icona di intelligenza, cultura e un modo di fare televisione positivo ed educativo. Per questo, anche durante l’emergenza Coronavirus, è stato chiesto spesso il loro parere sulla situazione in Italia. Ora che stiamo affrontando la Fase 3, Alberto Angela sembra avere ben chiaro cosa ci ha permesso di non affondare come Paese.

Covid in Italia: ci ha salvato la storia?

Sembra pensarla così Alberto Angela, stando a quanto riportato da una sua intervista concessa a Panorama e ripresa da numerose fonti. Qui, il figlio del conduttore, divulgatore, giornalista e saggista Piero Angela si è detto soddisfatto di come l’Italia abbia saputo affrontare l’emergenza Covid-19; in questo momento, infatti, la temuta ondata dovuta alle riaperture sembra essere stata evitata, anche grazie alle misure e ai passi fatti fin qui.

L’Italia ha agito subito e nella direzione giusta – le parole riportate di Alberto Angela – Questo Paese si è comportato in modo straordinario“. Il motivo, neanche a dirlo, starebbe in una questione per così dire storica: “Abbiamo affrontato la pandemia in modo encomiabile: 3mila anni di storia ci hanno salvati“.

Il “sussurro” delle generazioni passate

Stando a quanto riportato, a Panorama Alberto Angela avrebbe dato parte dei meriti per il miglioramento della pandemia in Italia al nostro passato. “Quando ci siamo trovati di fronte all’emergenza – avrebbe detto – le generazioni che ci hanno preceduto, e che sono nel nostro Dna culturale, ci hanno sussurrato le scelte da fare“.

Il conduttore di Ulisse avrebbe riferito quindi di una “saggezza antica, quella che abbiamo visto all’opera in Italia contro il Covid“. Poi, avrebbe fatto paragoni con altri paesi, senza tuttavia nominarli: “Sono inciampati perché non hanno il nostro passato. E il buon senso ci ha permesso di agire nel modo giusto e all’unisono“.

L’invito alle vacanze in Italia

Contrariamente a quanto aveva inizialmente riferito il padre Piero, che temeva la riapertura durante la Fase 2, Alberto sembra quindi più fiducioso. Tanto che rilancia i numerosi inviti a fare le vacanze in Italia, per aiutare “chi è rimasto e ha combattuto“. Un modo quindi per ricompensare l’Italia, visitando “i borghi, le città d’arte“.

Il tutto, senza mancare di ricordare “chi non c’è più, così come chi, per salvarci, ha rischiato la vita. Dobbiamo ricordare poi chi ha perso il lavoro“.

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2021 12:13