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Enzo Iacchetti ammette: “Mi manca più di ogni altra cosa al mondo”

Pubblicato: 26/06/2020 13:29

Enzo Iacchetti è stato ospite nella trasmissione Verissimo, condotta da Silvia Toffanin. Il celebre conduttore e comico ha avuto modo di parlare di questioni strettamente personali tra cui la fede, il suo passato, l’amore per la famiglia e il lavoro.

La fede per Enzo Iacchetti

L’intervista, che altro non è che una replica dovuta al nuovo format della trasmissione, chiamato Verissimo – Le Storie, si è aperta con una domanda particolare su cosa sia la fede per Iacchetti. Altrettanto particolare è stata la risposta del conduttore di Striscia la notizia. Quest’ultimo ha infatti ammesso di non credere in Dio, ma di credere nell’uomo e al fine di argomentare la sua risposta, ha espresso questa riflessione profonda: “Come diceva un parroco che ho conosciuto, c’è un pezzo di Dio in ogni uomo. Io credo che ci sia un pezzo di Dio in ogni uomo buono e che tocca agli uomini buoni redimere quelli cattivi“.

Iacchetti, l’amore per il figlio Martino e i genitori

Dopo aver ammesso che per lui il passato non tornerà mai più, Silvia Toffanin ha chiesto al comico qual era stato il momento più bello della sua vita. Iacchetti ha ammesso che si tratta della nascita di suo figlio Martino, oggi 33enne, a cui Iacchetti vuole molto bene. Lo stesso comico ha infatti aggiunto scherzosamente: “Dovrebbe venire a trovarmi più spesso! Io lo chiamo, ma non mi risponde. Poi chiamo la sua fidanzata e così riesco a parlare con lui. Che tolga il silenzioso e metta il rumore!

La mamma: “Manca più di ogni altra cosa al mondo”

Dall’amore per il figlio, Iacchetti è passato a parlare dell’amore nei confronti dei suoi genitori, che gli mancano parecchio: è l’amore che gli ha procurato più dolore. Il presentatore si è lasciato andare parlando della madre, mancata all’età di 91 anni: “Lei mi manca più d’ogni altra cosa al mondo. Quando vado in tournée, porto sempre una sua fotografia: negli alberghi parlo o con il mio cane Lucino o con la fotografia della mamma. La mamma mi capiva, cosa che non faceva mio papà“. Il papà, scomparso a soli 56 anni, è stato infatti sempre un po’ avverso verso il desiderio del figlio di diventare un volto celebre. Iacchetti ha ammesso che gli sarebbe piaciuto avere suo padre tra il pubblico, in modo che potesse vedere cosa il figlio è stato capace di fare senza raccomandazioni o compromessi.

Le considerazioni sul lavoro

Collegandosi alle tante preoccupazioni del papà per l’avvenire del figlio, Iacchetti ha raccontato che con il sacrificio, la caparbietà e l’impegno è riuscito a realizzare il suo grande sogno. In conclusione dell’intervista ha appunto dichiarato: “Sul lavoro sono cento volte meglio che nella vita. Più invecchio e più rompo le scatole a chi lavora insieme a me: è così che si deve fare per avere una carriera più lunga possibile. Non smetterò“.