Paola Perego è pronta a tornare in televisione con un nuovo programma firmato Rai. A raccontarcelo è sempre la conduttrice che si è recentemente confessata a cuore aperto sul suo lungo calvario, la lotta durata più di 30 anni contro gli attacchi di panico. Dopo l’esperienza come scrittrice con la recente pubblicazione del libro Dietro le quinte delle mie paure, la conduttrice annuncia il suo ritorno e discorre sul suo rapporto con il lavoro e il mondo dello spettacolo senza tralasciare qualche dettaglio sulla sua vita privata e sulla relazione con Lucio Presta.
Paola Perego torna in tv: “Un emoteinment nuovo di zecca“
Tempi di palinsesti per le reti televisive che dopo lo scossone dovuto al lockdown per l’emergenza Coronavirus si preparano ad affrontare, trascinandosi dietro non poche conseguenze, la programmazione della prossima stagione autunnale. In un clima di incertezza generale però, qualche sicurezza c’è e riguarda il ritorno sul piccolo schermo di Paola Perego, assente dal video dall’ultima edizione di successo del programma Non disturbare. Così ci racconta la Perego svelando qualche piccolo dettaglio sul progetto che la vede coinvolta in prima persona: “Tornerò in autunno in Rai con un programma che abbiamo scritto con Tonino Quinti, sarà un emoteinment dolce e nuovo di zecca, studiato apposta, un’altra sfida impossibile“.
Odi et amo, la devozione per il lavoro e le critiche
Tante e aspre le critiche che nel corso degli anni la Perego ha dovuto fronteggiare, una seconda sfida che si è aggiunta a quella più intima e personale contro il “mostro”: “Se ripenso a tutti quegli anni in cui mi veniva detto ‘sei fredda’, io dentro avevo uno tsunami ma non riuscivo a mostrarlo a nessuno. Mi sentivo ripetere di continuo ‘Hai l’aria fredda e distaccata’, ed io nel mentre io pensavo ‘se sapessero come sono dentro’“.
Una metamorfosi, quella della Perego, che non ha visto mutare solamente i suoi rapporti umani ma anche il suo modo di fare televisione, un lavoro verso il quale riversa una devozione esemplare: “Oggi ho un ottimo rapporto con la televisione, è il mio mondo. Quando ho iniziato avevo solamente 16 anni, era l’83“. Un microcosmo però che non sempre l’ha compresa e che spesso e volentieri, incapace di guardarle dentro, l’ha ferita: “Per tanti anni quello era il loro mondo ma io mi sentivo lì in prestito ma non ci capiti per caso anche se l’ho pensato per anni, in realtà te lo scegli. Oggi ho un rapporto con la televisione secondo me molto sano: se c’è un progetto bello e interessante lo faccio volentieri, se non c’è non mi strappo i capelli perché sono a casa e non in video“. La passione però, nonostante le battute d’arresto, non ha fatto che acuirsi ancor più: “È il lavoro più bello del mondo ed è quello che so fare, quello che faccio da tutta la vita e quando mi capita di poterlo fare bene sono molto contenta“.
Una doppia sfida: la lotta contro i pregiudizi
Critiche e giudizi che non hanno mai risparmiato la sua sfera più intima e privata come la sua storia d’amore con Lucio Presta, suo compagno da ormai 23 anni. Una relazione osteggiata e spesso ghigliottinata con cattiveria: “Alla gente piace criticare, deve trovare il difetto, ci sta. Adesso però le critiche mi scivolano addosso, l’importante è che le persone che mi vogliono bene abbiano una buona impressione di me“. Ogni osservazione, anche la più tagliente, è sempre però stata mitigata dall’ironia di Presta, suo compagno di vita: “Lucio mi ha insegnato a fregarmene. Lui non le ha mai prese troppo sul serio (le critiche [NdR]) o forse lo faceva per tranquillizzare me, non lo so però sicuramente non hanno influito sul nostro rapporto di coppia“.
Il primo incontro con Lucio Presta
Quello per Lucio Presta è un amore sbocciato per caso, nato da un incontro fortuito a cui era presente anche l’ex marito di Paola Perego, l’ex calciatore Andrea Carnevale: “Il primo incontro è stato assolutamente casuale – racconta la Perego sul primo incrocio di sguardi con Presta – io uscivo da una scuola di danza e lui era lì con il suo socio ad aspettare la Parisi. Il suo socio mi ha riconosciuto perché lavoravo in televisione, è venuto a salutarmi e me l’ha presentato. Successivamente il mio ex marito mi portò da loro perché si conoscevano e perché io stavo cercando un agente. Facemmo questo pranzo con Lucio, il suo socio, il mio ex marito ed io. Da quel giorno abbiamo iniziato a lavorare insieme. È trascorso un po’ di tempo, io l’ho dovuto conoscere bene e lui anche perché io uscivo da una separazione proprio come lui“.
Tra passato presente: il bilancio televisivo
In bilico tra un passato totalmente rivissuto alla ricerca di dettagli che potessero essere utili per la stesura del suo libro e un futuro prossimo che la rivuole al centro della scena di Viale Mazzini, la Perego si lascia andare a considerazioni su quel che è stato tra esperienze che non rifarebbe e altre invece che sarebbe lieta di rivivere. Col senno di poi, lo studio di Calciomania (condotto tra il 1989 e il 1990) sarebbe uno di quelli che non ricalcherebbe: “Non mi interessava il calcio e dovevo studiare La Gazzetta dello Sport. E pensare che ci ho vinto anche un Telegatto, e non si capisce come!“. Giudizio diametralmente opposto a programmi come Così lontani, così vicini e Non Disturbare: “Con la maturità di oggi rifarei tutti quei programmi dove riesco ad instaurare un rapporto, degli scambi con le persone“.
La Talpa: la verità sul reality game più richiesto sui social
Non è mancata ovviamente una domanda, la più ambita e in assoluto quella che in questi anni la Perego si è sentita rivolgere più spesso: ci sarà mai una nuova edizione del reality game La Talpa? “È tutto un problema di budget perché La Talpa è un programma molto costoso e se non c’è un produttore con la voglia di accollarsi i costi di questo programma è difficile. Tutti chiedono a me ‘perché non rifai La Talpa?’, ma non dipende da me! Se rifanno La Talpa io la vado a fare anche in Uganda ma è un periodo complicato per tutto il Paese non solamente per la Rai“.
Proprio riguardo a La Talpa, la Perego coglie l’occasione per argomentare con qualche aneddoto privato sui suoi figli: “É uno dei pochi programmi che io ho condotto che hanno guardato i miei figli perché loro non guardano quello che io faccio“. “Quando io facevo La Talpa – confida la Perego con ironia – Giulia era al liceo e l’hanno uccisa con le domande ‘è impossibile che non sai chi è la talpa’, ‘fatti dire da tua madre chi è la talpa’, lei mi ha odiata per questo credo perché glielo chiedevano continuamente e davvero io non lo sapevo“.
Nel futuro un progetto con Paola Barale?
Se però il futuro dovesse riservarle nuove imprese, è Paola Barale la compagna con la quale avrebbe piacere di affrontarle memore dei ricordi condivisi con lei, sua inviata in Sudafrica ai tempi del reality: “Con lei mi sono divertita da morire e siamo state le prime a fare un reality al femminile. La Talpa era bella perché la gente giocava da casa, oggi con l’avvento dei social si potrebbe fare un programma strepitoso“.
Una lunga chiacchierata quella con la Perego che ci ha concesso di entrare in punta di piedi nella sua vita privata lasciandoci liberi di osservarla laddove le telecamere non hanno mai saputo inquadrare. Il ritratto che ne possiamo ricavare oggi non è quello di wonder woman, stereotipo da allontanare il più possibile, ma quello di una donna fragile e sensibile che della propria esperienza personale e del suo dolore ci restituisce immagini e colori sì che chiunque, sfogliando nella sua vita, possa trovarci conforto, comprensione e la forza che serve per combattere contro il proprio personale “mostro”.