Restano stabili, con pochi scossoni, i nuovi casi di Covid-19 in Italia, la situazione nella Penisola resta stabile ma a preoccupare sono i Paesi stranieri, soprattutto nella zona dei Balcani. A portare avanti questa battaglia sono i governatori di Veneto e Friuli Venezia-Giulia che hanno presentato una richiesta specifica al Governo.
Il bollettino del 25 luglio
Nella giornata di sabato si registrano 275 nuovi casi (nella giornata di venerdì se ne contavano 252). Stabili anche i decessi, oggi se ne sono registrati 5 per un totale di 35.102. La curva epidemica sembra confermare la sua fase di rallentamento; al momento si contano 12-442 persone attualmente positive, 128 nuovi guariti, per un totale di 198.320 persone.
Ci sono ancora diverse centinaia di persone ricoverate con sintomi, se ne contano 731 (18 in più rispetto a venerdì), 41 persone sono ricoverate in terapia intensiva e 11.670 sono in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia sono 245.864 le persone colpite dal virus in Italia.
Uno Schengen Sanitario
Mentre in Lombardia il caso dei camici ha portato all’inserimento nel registro degli indagati il governatore Fontana, Veneto e Friuli Venezia-Giulia si sono uniti per chiedere una difesa massiccia a quello che hanno definito il pericolo che proviene dai Balcani.
“Serve uno Schengen sanitario, con libero transito delle merci ma controlli rigorosi sulle persone” ha richiesto Zaia, aggiungendo: “Bisogna schierare l’esercito lungo i nostri confini”. Intanto, nella giornata di venerdì, il ministro Speranza ha annunciato di aver firmato un’ordinanza che dispone la quarantena per i cittadini che hanno passato del tempo in Romania e Bulgaria negli ultimi 14 giorni. Il ministro della salute ha voluto ricordare che: “Il virus non è sconfitto e continua a circolare. Per questo occorre ancora prudenza e attenzione”.